Gli italiani non sono gli unici a preferire lunghe preparazioni. L’età di questa zuppa, però, stupirà tutti. Ecco dove viene cucinata.
Spesso abbiamo raccontato di come le tradizioni culinarie di un Paese rappresentino al massimo un popolo. Il modo di cucinare, i prodotti utilizzati e il modo di consumarli raccontano molto di un popolo. La storia della cucina cammina di pari passo con la storia dei paesi. In alcuni casi ci si trova davanti a una tradizione basata su fast food, in altri ci scontra con preparazioni lente che si trasformano in veri e propri riti.
Quando ci si trova davanti a una cucina lontana da quella d’origine è necessario abbandonare tutti gli stereotipi e i preconcetti, cercando di comprendere al massimo le motivazioni che si celano dietro una usanza o una semplice pietanza. La tradizione italiana, per esempio, è basata su preparazioni lente come il ragù che richiede una selezione di prodotti di qualità e una lunga cottura. Abbiamo trovato una pietanza che impiega molto più tempo, addirittura alle spalle ha una cottura di oltre 40 anni.
Abbiamo trovato una ricetta che impiega molto più tempo di un classico ragù. Si tratta di una zuppa che ha raggiunto i 45 anni di età. Come spesso accade, quando si leggono certe notizie si tende a storcere un po’ il naso, ma prima di approfondire la questione è necessario fare un sforzo. Pensate al lievito madre, particolarmente amato dai panificatori nostrani; quando questo non viene attivato può essere conservato per lunghi periodi.
L’antica zuppa proviene da molto lontano, ma la distanza non ha rappresentato alcun ostacolo per i giudici della guida Micheline che hanno deciso di premiare l’intruglio con uno dei riconoscimenti più importanti. Ma dove è possibile assaggiare il preparato?
Per provare la zuppa bisognerà recarsi molto lontano dallo Stivale, prendere un aereo e giungere fino Bangok dove, in mezzo ai numerosi ristoranti e alle affollate strade della capitale thailandese, si trova il Wanna Panich, è questo il nome del locale.
La zuppa viene ‘rigenerata’ ogni giorno con carne e verdure nuove, ma alla fine di ogni servizio il brodo viene filtrato e conservato al fresco per essere utilizzato il giorno successivo. Questa operazione si ripete ormai da decenni. La zuppa viene preparata all’interno di un enorme pentolone dalla madre del proprietario del locale, unica addetta a questa antica ricetta.
Per quanto possa sembrare strano, la ricetta sembra possedere una formula vincente tanto da soddisfare i raffinati palati dei giudici Michelin. Il gusto del brodo ha un sapore unico.
Il giorno ottimale per controllare il nostro peso è il mercoledì. C'è un motivo preciso…
Dire di no alla pizza può essere davvero difficile per i più golosi. Ecco il…
Per tornare in forma non servono allenamenti lunghi ed estenuanti: scopriamo un allenamento super efficace…
Una ricetta classica ma rivisitata in modo alternativo. Ecco come mangiare una buonissima pasta e…
Quali alimenti umani possiamo somministrare al nostro micio e quali, invece, sono decisamente da evitare'…
La carbonara siamo abituati a mangiarla come pasta ma devi assolutamente provare il risotto. Buono,…