Yuka è un’app di appena 4 anni che guida il consumatore verso scelte più sicure e consapevoli. L’intento è buono, ma è veramente così?
Cari produttori italiani state attenti, sul mercato è arrivata una nuova app che vi renderà la vita difficile (come se non lo fosse già abbastanza). Si tratta di Yuka.
L’intento dell’applicazione creata in Francia da è quello di scovare le aziende ‘imbroglione’ che mettono sul mercato prodotti dannosi per la salute dei consumatori. Un altro obiettivo dell’azienda digitale è quello di indirizzare i consumatori verso scelte più consapevoli e acquisti sicuri.
Le premesse sembrano buone, ma viene da chiedersi se era veramente necessaria? In Italia, ma presupponiamo anche negli altri Paesi dell’Eu, esistono regole che tutelano i consumatori dai prodotti dannosi. Non tutti sanno che esiste un organo collegiale, indipendente e formato da persone competenti che giudicano i prodotti sicuri prima di immetterli sul mercato. In caso di parere negativo del comitato non troveremo mai quell’alimento o cosmetico sugli scaffali del supermercato.
Nata in Francia 4 anni fa, Yuka si è diffusa rapidamente in molti altri paesi giungendo anche in Italia. Viene da chiedersi, non bastava leggere le etichette sulle confezioni dei prodotti? Queste vengono scritte secondo criteri ben precisi e un ordine altrettanto severo: dal prodotto presente in maggiore quantità a quello con la percentuale più bassa.
Il 22 novembre l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di questa app e di quelle simili. Ma perché si è arrivati a tanto? Il sistema a semaforo con cui Yuka valuta gli ingredienti non è efficace quanto si pensa. Il consumatore potrebbe essere portato a valutare ‘sicuro’ un prodotto senza alcuna base scientifica. Infine, in Italia, un prodotto per essere immesso sul mercato deve superare numerosi test e approvazioni. Passaggi che sono mirati a proteggere il consumatore, i produttori lo sanno bene. Infatti esiste un vero e proprio comitato scientifico che si preoccupa di valutare la sicurezza di un prodotto, sia esso alimentare o cosmetico.
Viene da chiedersi se si sentiva la necessità di un prodotto digitale del genere.
Tutte queste osservazioni sono state trattate e approfondite da Beatrice Mautino (Divagatrice) che spiega con semplicità e chiarezza le sue perplessità su questa nuova app.
Infine, molti degli alimenti, e non solo, comprati al supermercato presuppongono delle lunghe conservazioni e questa è possibile solo grazie a delle sostanze che Yuka condanna, ma che in minima quantità non possono ledere il consumatore. Per compiere acquisti sicuri è sempre importante leggere bene le etichette .
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