Conosciamo meglio la composizione dei wurstel, che ultimamente sono stati al centro delle polemiche: ecco quali preferire e perché
Ultimamente mangiare wurstel ha provocato numerosi casi di listeriosi, che ha anche causato la morte di tre persone più circa 70 ricoveri. Ecco il motivo principale e la differenza sostanziale tra quello di pollo o di maiale per non farsi ingannare una volta acquistato il prodotto al supermercato.
Accuse a non finire per quanto riguarda i wurstel, consumati quotidianamente anche dagli italiani. Negli ultimi sono stati registrati numerosi casi vista la loro assunzione senza una corretta cottura che ha provocato casi di listeriosi. Quindi senza cuocerli, ci possono essere così gravi effetti mangiandoli in questa maniera completamente crudi. Inoltre, sono prodotti che vengono ottenuti attraverso la macinazione della carne, prettamente di suino, manzo, pollo o tacchino e possono aggiungervi acqua, grasso, vari aromi e additivi per poi rivestirli in pelle.
Proprio per questo motivo, visto che va macinata, la carne che viene utilizzata non è di qualità eccelsa, ma medio bassa che potrebbe così apportare problemi al nostro organismo.
Solitamente deve comparire la dicitura “carne di”: in questo modo se la percentuale è alta, la qualità del prodotto è sempre più alta visto che abbiamo più carne e meno quella di ingredienti secondari. In primis, deve comparire la dicitura “carne separata meccanicamente di” il prodotto in questione è inferiore e spesso lo troviamo in wurstel di pollo e tacchino, anche se erroneamente si pensa che siano quelli più sani. La carne separata meccanicamente infatti si ottiene in questo modo: a pollo o tacchino vengono tolte le parti importanti, cmoe petto e coscia, che non vengono immessi nei wurstel, mentre testa e gambe vengono messe da parte. Inoltre, la carcassa dell’animale viene tritata con le osse che vengono separate, per poi formare la parte rosa del nostro prodotto in questione.
All’interno degli wurstel troviamo una grande quantità di sale, zuccheri e parecchi additivi. Solitamente vengono preferiti quelli che hanno sull’etichetta “carne di suino” evitando quelli con la scritta “carne separata meccanicamente di” che sono generalmente di pollo e tacchino. Infine, è consigliabile acquistare quelli con pochi additivi all’interno visto che il nitrito di sodio è sempre presente, mentre possono essere aggiunti altri.
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