Sono in molti che hanno deciso di boicottare la vodka e di non berla più, ma cosa c’è dietro questa operazione? Scopriamo qualcosa di più.
La vodka è tra gli alcolici più apprezzati, amati e utilizzati come base per cocktail e drink di ogni tipo. Amata soprattutto dai più giovani e mescolata spesso con Coca-cola o con Limone per cocktail ad alta gradazione alcolica e dal sapore inconfondibile ma che allo stesso tempo non copre troppo quello degli altri ingredienti del drink. Ma perché in questi giorni sempre più persone stanno cercando di boicottarla?
Sono infatti sempre di più le persone che hanno fatto la precisa scelta di non comprare né bere più questo alcolico per un motivo ben preciso. Altre persone sono dell’opinione che questa scelta non sia corretta e giusta, però, e il dibattito è aperto. Ma vediamo che cosa c’è dietro e perché sono in così tanti ad aver fatto questa scelta radicale.
Vodka: perché tanti non la comprano più
Dietro questa decisione di non comprare più la vodka c’è nientemeno che la guerra in Ucraina. Sono in tanti, infatti, ad aver preso la decisione di boicottare i prodotti russi, tra cui anche la vodka, di cui questa nazione è naturalmente la prima produttrice al mondo. Ma il dibattito sul senso e sulla verità dietro questa decisione è aperto e non tutti sono della stessa opinione.
Il boicottaggio degli alcolici non è naturalmente l’unica iniziativa che in molti stanno prendendo contro la Russia, anche solamente in senso simbolico: ad esempio escludere lo Stato di Putin da tante competizioni come l’Eurovision o le Olimpiadi, oppure la decisione di McDonald’s di chiudere molti punti vendita sul territorio russo, insieme a Pepsi ed altre aziende internazionali che chiuderanno i rapporti commerciali con lo Stato di Putin.
Ma la questione della vodka è spinosa. Sono soprattutto gli americani ad aver deciso per questo boicottaggio, non tenendo conto di alcune questioni importanti: ad esempio il fatto che non tutte le marche questo alcolico sono russe effettivamente, anche se hanno un nome che potrebbe suonare russo. Uno degli esempi più classici è la Stoli Vodka, che di russo non ha proprio niente eppure è nel mirino dei boicottaggi statunitensi. Il CEO della Stoli, tra l’altro, si è schierato a favore del popolo ucraino, confermando la vicinanza dell’azienda agli ucraini e dimostrandosi così contro Putin e la Russia. E voi che cosa deciderete di fare?