A volte le storie di “Vite al limite” non hanno un lieto fine. Ecco tutte le volte in cui abbiamo dovuto dire addio ai concorrenti.
Non sempre la televisione è una favola a lieto fine e i fan di “Vite al limite” lo sanno. Troppe volte hanno visto morire sullo schermo i pazienti, a cui si erano magari affezionati e che speravano di vedere cambiati, dimagriti e finalmente felici. Le storie senza lieto fine sono diverse in questo programma e, in caso ve ne foste persa qualcuna, ecco le più tristi e le più tragiche.
Vite al limite: tutti i concorrenti morti
Non tutti i pazienti del dottor Nowzaradan ce l’hanno fatta e sono stati fortunati come gli altri, alcuni non ce l’hanno fatta e sono morti prima del tempo. Tra di loro sicuramente James Bonner, che ad appena 30anni di età si è tolto la vita, dopo aver partecipato al programma nel 2018. Anche quella di Coliesa è stata una morte triste e inaspettata: la donna è stata colta da un infarto fulminante, ad appena 41 anni, dopo le riprese dello show.
Leggi anche–>Dove mangiare il miglior cous cous pantesco in Sicilia; ecco dove andare
Lisa Fleming ha lasciato particolarmente l’amaro in bocca agli spettatori, perché la donna era riuscita a perdere tantissimi chili, oltre 200, non riuscendo tuttavia comunque a sopravvivere e morendo d’infarto. Gina Krasley, anche lei 30 anni, è poi deceduta nel 2021 per complicanze, circondata dall’amore dei suoi cari. Anche Robert Buchel è morto d’infarto, causa comune tra gli obesi patologici, alla fine del 2017, dopo la comparsa nel reality.
Leggi anche–>Masterchef, Cannavacciuolo cambia voce: “Mi fanno venire il brivido”
Quella di Henry Foots è tra le prime morti mai viste a “Vite al limite“, anche se la causa non è mai stata resa nota e pare che non sia correlata al peso. È sempre molto triste quando se ne vanno prematuramente persone che avevano deciso di prendere in mano la loro vita e cambiare per loro e per i loro cari.