Ancora una storia ricca di colpi di scena a “Vite al limite”: Cindy Vela si è recata dal dottor Now quando pesava 300 kg
Vite al Limite è un programma che ha appassionato migliaia di telespettatori con le storie avvincenti dei vari protagonisti. Alla nona edizione c’è quella di Cindy Vela, che ha subito chiesto aiuto al dottor Nowzaradan quando è arrivata a pesare 300 kg.
Il suo passato è drammatico, come del resto succede spesso: è un elemento comune a quasi tutte le storie. All’età di circa 45 anni è arrivata la sua decisione per tornare ad ammirare la sua vita visto che non era capace nemmeno di alzarsi dal letto. Originaria di Portland, in Texas, è stata anche accudita da un uomo per circa tre anni: si occupava totalmente di lei per ogni dinamica della sua quotidianità.
Vite al limite – Cindy Vela, tutti i problemi del suo percorso
Secondo alcune indiscrezioni intorno alla sua storia, da piccola quando aveva 8 anni, sembra che Cindy sia stata vittima di una violenza da un amico di famiglia: un evento davvero traumatizzante e così già dopo due anni pesava più di 60 kg. Successivamente è stata decisiva anche la separazione dei suoi genitori più un incidente che l’ha costretta a stare a letto.
Leggi anche –> Vite al limite: la storia incredibile di Irene, quanto pesava e com’è oggi
Il suo percorso nella clinica del dottor Now non è stato entusiasmante. Per sottoporsi all’intervento chirurgico avrebbe dovuto perdere circa 30 kg, ma non è riuscita nemmeno ad arriva a 2. Così è tornata casa senza operazione e di lei non si conoscono più novità. La donna ha bisogno anche di una piccola sonda per respirare.
Leggi anche –> Vite al limite, denunciato il dottor Nowzaradan: non doveva farlo, grave errore
Nel gennaio 2020 aveva svelato sul suo profilo Facebook di sottoporsi ad un’operazione senza alcun dettaglio. Un intervento utile per farla respirare meglio, ma di Cindy non si sa più un granché. Ladonna sicuramente è in continua lotta per dimagrire a tutti i costi. I più accaniti followers hanno giudicato questa storia come “Il caso più abominevole del dottor Now”.
