Una situazione difficile quella degli autotrasportatori italiani in questo momento e il 14 marzo ci sarà uno sciopero: cosa comporterà?
Uno sciopero previsto per lunedì 14 marzo coinvolgerà gli autotrasportatori italiani che protesteranno per il grave rincaro del carburante, causato in maniera laterale dalla guerra in Ucraina. L’attacco della Russia di Putin all’Ucraina ha causato tantissime difficoltà anche nel resto di Europa, per esempio per il rincaro eccessivo della benzina, un qualcosa di cui tutti possiamo fare ahimè esperienza in questi giorni.
Gli autotrasportatori, legati al costo della benzina per lavoro, si trovano al momento in una situazione davvero grave e per questo motivo avevano deciso di scioperare lunedì prossimo e questo avrebbe potuto avere delle conseguenze molto gravi anche sulla presenza o meno di prodotti nei supermercati italiani.
La guerra tra Russia e Ucraina ha causato un boom dei costi della benzina e questo si riversa soprattutto su chi con i trasporti e il carburante ci lavora, come la categoria degli autotrasportatori, che avevano deciso di scioperare il 14 marzo, lunedì prossimo, bloccando anche in parte i rifornimenti di tanti negozi e supermercati. Ma l’ultima novità, che è ormai già su tutti i giornali, è che non ci sarà nessuno sciopero.
Gli autotrasportatori hanno deciso di non scioperare più: la Commissione di garanzia per lo sciopero ha dato lo stop definitivo proprio nella giornata di oggi 12 marzo. Il motivo pare sia il mancato rispetto del termine dei 25 giorni per la comunicazione della decisione di scioperare. Per questo motivo non ci sarà da preoccuparsi per quanto riguarda il rifornimento dei supemercati e dei negozi in Italia, un qualcosa che aveva fatto preoccupare un po’ tutti.
Nonostante questo, la guerra in Ucraina sta causando comunque problemi e rincari di carburante veramente preoccupanti. Sono in tanti ad essersi accorti, infatti, dell’aumento esorbitante del prezzo della benzina in questi ultimi giorni. I negoziati tra i due Stati sembrano non andare mai in porto e questa guerra si sta rivelando più lunga del previsto: ecco perché la solidarietà per il popolo ucraino sta nascendo spontaneamente in tutti i paesi europei, anche nel nostro dove si può contribuire con beni di prima necessità in tanti punti di raccolta, sparsi per le città italiane. Gli sfollati ucraini inoltre sono sempre più numerosi in seguito ai continui bombardamenti di Putin nelle principali città dell’Ucraina che stanno distruggendo case, ospedali, scuole e uccidendo tantissimi civili.
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