Supermercati, a partire da maggio via le mascherine. Ma sarà veramente così? Ecco i vari scenari che si potrebbero presentare.
Mascherine al chiuso, cosa cambia a partire dall’1 maggio? In realtà ancora nullo è stato deciso, ma potrebbe essere abolito l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, o almeno in parte. Potremmo tornare a fare la spesa senza indossare il dispositivo di sicurezza? Per rispondere in modo categorico a questa domanda sarà necessario attendere il 20 aprile quando tecnici e ministri si incontreranno per decidere il da farsi.
L’obbligo della mascherina all’interno dei supermercati potrebbe permanere per gli impiegati della gdo costretti a passare molte ore in luogo al chiuso a contatto con numerose persone diverse. È probabile che dall’imposizione si passerà alla raccomandazione, spetterà dunque al singolo cittadino decidere se indossare il dispositivo di sicurezza o meno in base a una serie di criteri (questi potrebbero essere sintomi, contatti con persone positivo etc).
Andare al supermercato è un atto semplice ed elementare, andare a fare la spesa con la mascherina è altrettanto automatico. Lo è diventato negli ultimi anni da quando il Coronavirus è entrato prepotentemente nella vita di ogni cittadino di ogni parte del mondo. Tra polemiche, manovre politiche giuste o sbagliate, proclamazione dello stato di crisi, oggi siamo molto più vicini al ritorno alla normalità.
Il 20 aprile è previsto un incontro tra ministri, tecnici ed esperti epidemiologi, alla fine del quale verranno comunicate le nuove disposizioni. Gli scenari potrebbero essere molti.
Tra questi si spera ci sia un allentamento delle misure di sicurezza, una fase intermedia prima del totale abbandono dei dispositivi di sicurezza.
I lavoratori che sono costretti a trascorrere molto tempo in luoghi chiusi e a contatto con numerose persone probabilmente dovranno continuare a indossarla per qualche settimana, il nodo da sciogliere è quello sui clienti, si potrà entrare con o senza mascherina?
In modo analogo verranno trattati altri luoghi al chiuso in cui diventa complicato garantire la distanza minima di sicurezza.
La tendenza di questo governo sembra essere quella di trasformare l’obbligo in raccomandazione, facendo affidamento sul senso di responsabilità dei singoli cittadini i quali ormai da due anni hanno imparato ad autogestirsi.
Nonostante l’euforia che accompagna queste ultime settimane è bene essere sempre cauti. Il virus, infatti, continua a circolare e a contagiare. I cittadini sperano che i sacrifici messi in atto negli ultimi anni possano essere ripagati con atteggiamenti prudenti da parte di tutti.
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