Supermercati, caro prezzi e scaffali vuoti. Consumatori inermi preoccupati per la crisi, ma cosa sta succedendo?
Scaffali vuoti e caro carburante, cosa hanno in comune queste due vicende che si sono verificate recentemente nel nostro Paese? La grande distribuzione e il settore degli autotrasporti sono collegati da accordi che li legano allo stesso indotto. Se il secondo va in crisi, automaticamente anche i supermercati rischiano di collassare.
La maggior parte della merce venduta nei supermercati e negli ipermercati si sposta lungo la Penisola su strada. Gli ultimi giorni di febbraio si sono rivelati veramente pesanti per entrambi i settori mettendo in allarme i consumatori. Ma cosa è successo veramente?
Nei giorni appena trascorsi alcuni supermercati hanno avuto qualche difficoltà nel reperire la merce e gli scaffali si sono piano piano svuotati, tanto da fare preoccupare i consumatori. Ma cosa è successo?
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L’attuale crisi politica che l’Europa e il resto del mondo stanno attraversando non c’entra nulla. Il caro della benzina, però, ha messo a dura prova gli autotrasportatori che sono stati spinti a prendere provvedimenti duri per fare sentire la loro voce.
Il settore della grande distribuzione, essenziale durante la pandemia, sta subendo un colpo dietro l’altro la crisi post Coronavirus: prima l’aumento delle materie prime, poi la crescita esponenziale del costo del gasolio che influisce negativamente sulla distribuzione.
L’intervento del governo italiano effettuato attraverso la legge di bilancio ha attenuato l’aumento dei costi ma solo in modo parziale. Il prezzo della benzina è comunque salito vertiginosamente con conseguenze devastanti per il settore produttivo.
Durante la scorsa settimana le minacce di uno sciopero generale che coinvolgesse tutta la categoria degli autotrasportatori sono state tante e frequenti, questo fino al 24 febbraio quando i rappresentati sindacali hanno scongiurato che il peggio accadesse.
Pare che sia stato raggiunto un accordo a seguito dell’incontro tra Unatras e la viceministra alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostrenibile, Bellanova, durante il quale sarebbe stato comunicato lo stanziamento di risorse aggiuntive – per un valore totale di 80 milioni di euro – che saranno ripartite in Lng, AdBlue, spese non documentate e pedaggi autostradali.
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I disagi delle settimane passate sono stati causati da iniziative disorganizzate e distanti dalla volontà dei sindacati che hanno causato disagi ai viaggiatori su strada. Questo è avvenuti in Sicilia, nel Lazion, in Molise e in Puglia. Allarme apparentemente rientrato, almeno fino a questo momento.
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