La guerra in Ucraina ha sicuramente influito su diverse questioni, in tutto il mondo. In che modo è collegata al rincaro dei prezzi?
La situazione che stiamo vivendo in questo momento non è proprio delle migliori, tra i contagi Covid in rialzo e la speranza di debellarlo per sempre che svanisce e la guerra in Ucraina, ci sono stati decisamente tempi migliori! L’attacco da parte della Russia di Vladimir Putin contro le forze ucraine sta avendo tantissime conseguenze disastrose, non solo per il popolo ucraino, direttamente coinvolto nel conflitto e ferito profondamente da questo conflitto, ma anche, indirettamente, il resto del mondo.
Innanzitutto il rincaro dei prezzi della benzina, collegato alla questione del gas di cui vuole appropiarsi Putin, e il conseguente aumento in bolletta che molte famiglie hanno trovato l’ultimo mese, ha messo in grande difficoltà gli italiani. L’ansia dei problemi economici si fa sempre più forte e la situazione disastrosa che continua a permanere in Ucraina, di certo, non aiuta.
Il terribile conflitto che si sta consumando tra Russia e Ucraina sta avendo gravi effetti anche nel resto del mondo, e anche in Italia. I consumatori non hanno potuto fare a meno di notare un rincaro dei prezzo dei prodotti nei supermercati e il collegamento con la guerra in atto è immediato. Ma non è così semplice e diretta la cosa: Altroconsumo aveva già registrato un aumento dei prezzi ben prima che scoppiasse il conflitto nell’est Europa, soprattutto per alcuni beni come l’olio di semi di girasole, la farina bianca e altri beni di prima necessità.
Quando si creano queste situazioni di tensione che potrebbero avere un effetto sul nostro paese, la psicosi collettiva è ad un passo e sono in tantissimi a pensare di doversi accaparrare materie prime e beni di prima necessità nel caso in cui il conflitto arrivasse a toccare un territorio molto più vicino. Il rincaro dei prezzi è reale ed è reale anche la preoccupazione dei consumatori, che devono avere a che fare con difficoltà economiche crescenti, ma la cosa è molto più legata alla pandemia, piuttosto che alla guerra in Ucraina.
È stato infatti Altroconsumo a stabilire che sia stata la pandemia a far crescere e gonfiare i prezzi e la tendenza è iniziata già un anno fa, con un rincaro fino al 14% per alcuni prodotti come farina, latte a lunga conservazione e zucchero.
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