C’è qualcosa di interessante da sapere su un’acqua italiana in vendita nei supermercati: ecco il retroscena che molti non conoscono.
Bere l’acqua minerale in bottiglia è una modalità abbastanza diffusa in tutto il nostro Paese. Un grande numero di italiani preferisce idratarsi con l’acqua di fonte imbottigliata invece che attingere all’acqua di rubinetto, pure potabilissima.
L’Italia è uno dei maggiori esportatori di acqua minerale all’estero. Si posiziona come terzo Paese al mondo per quanto riguarda l’esportazione delle acque in bottiglia. È soprattutto nell’ultimo decennio che questo trend è cresciuto e può vantare cifre elevate sia per i guadagni italiani che per le spese dei consumatori.
Esiste una classifica delle acque italiane più vendute all’estero e sono dati che pochi conoscono. Ai non addetti ai lavori spesso queste informazioni non arrivano e di conseguenza si finisce per rimanere all’oscuro di quello che possiamo tranquillamente considerare un vero e proprio retroscena.
Le acque minerali italiane più esportate nel mondo
Niente acqua del rubinetto, quindi anche se può essere buona. Le acque minerali provenienti da sorgenti italiane dopo il processo di imbottigliamento non solo riforniscono il nostro Paese, ma vengono esportate anche al di fuori, in Europa e nel resto del mondo. Partendo dalla quinta posizione in classifica troviamo l’acqua Sangemini.
È definita come “acqua nutriente per la vita” ed è particolarmente ricca di sali minerali e calcio, di cui contiene circa il 40% del fabbisogno quotidiano. È un’acqua di alta qualità che si differenzia dalle altre anche per il costo maggiore, ma senz’altro rientra a pieno titolo tra le acque più benefiche e salutari.
In quarta posizione c’è la Ferrarelle che è un’effervescente naturale. Non completamente liscia, ma neppure gasata, ha proprio nella sua naturale effervescenza il suo punto di forza che la rende così apprezzata. Dagli Stati Uniti alla Russia, dal Giappone all’Europa, si può dire che davvero in tutto il mondo è presente questa buonissima acqua italiana.
L’acqua Sant’Anna si posiziona al terzo posto: ogni anno se ne producono circa 3 miliardi di bottiglie. Copre il 95% della produzione in Italia e il restante 5% viene esportato all’estero. Oltre che in vari paesi europei raggiunge anche la Cina e il Giappone oltre agli Stati Uniti e alla Russia.
Presente in 100 paesi di 5 continenti, l’acqua San Benedetto è al secondo posto della classifica e proviene dall’azienda omonima fondata nel 1956. Si tratta di un’acqua ormai storica che fa tanto bene alla salute ed è molto consigliata dai nutrizionisti. Le acque in bottiglia, lo ricordiamo, hanno una data di scadenza.
Infine, al primo posto per quanto riguarda le esportazioni c’è l’acqua San Pellegrino. Con oltre 1 miliardo di bottiglie vendute all’estero si classifica come la più esportata. Dal momento che si caratterizza per le sue inconfondibili bollicine viene denominata come lo “champagne delle acque minerali”.