Sembra incredibile ma purtroppo è tutto vero, nel mese di Maggio sono stati buttati all’incirca 600 mila euro: ecco come.
I cibi vanno protetti e messi al sicuro per offrirlo al cliente adeguatamente, ma spesso non succede con i controlli da parte dei Carabinieri per tutt’Italia: sul sito ufficiale della Salute tutte le sanzioni ravvisate nel corso del mese di maggio.
Su tutto il territorio nazionale così il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, insieme al Ministero della Salute, esegue costantamente controlli per scoprire irregolarità da parte del settore dela ristorazione. I vari controlli si prendono cura un po’ di tutto, a partire dale procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti.
Altro aspetto importante è la situazione igienica e quella dei locali di ristorazione per poi finire anche alla vendita del cibo a disposizione. L’attenzione particolare è quella rivolta a come vengono conservati gli alimenti che devono stare al freddo così quelli che vengono mangiati crudi.
Nel mese di maggio i NAS hanno effettuato più di mille ispezioni che hanno messo in risalto le varie irregolarità in 506 strutture con le segnalazioni delle Autorità Giudiziaria e Sanitaria più 740 sanzioni amministrative per un valore totale di oltre € 600 mila.
Così sono stati ritrovati cibi conservati male: inoltre, gli alimenti erano posti con etichettature non in lingua italiana o senza informazioni utili per la rintracciabilità. Inoltre, sono state sequestrate 700 tonnellate di prodotti alimentari, in cattivo stato, per oltre 3 milioni di euro. Inoltre, sono stati rilevati anche magazzini abusivi per lo stoccaggio dei prodotti, con cucine davvero in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Per esempio, a Livorno sono state sequestrate 20 tonnellate di alimenti etnici privi di tracciabilità, ritrovati all’ingrosso in provincia di Lucca legalmente rappresentata da un cittadino di origine cinese. Così è stata disposta la chiusura immediata del locale, con condizioni precarie dal punto di vista igienico sanitarie e strutturali.
In provincia di Salerno, inoltre, è stato chiuso un esercizio di vendita di alimenti etnici di un cittadino indiano. Anche qui le condizioni igienico-sanitarie erano pessime, con la presenza di escrementi di ratti ovunque, vicini ai prodotti in esposizione all’interno del locale. Infine, sono stati sequestrati 7,6 quintali di prodotti alimentari (farine, semola, riso, zucchero, spezie, succhi di pomodoro e patate), per un totale di 200mila euro. Tanti i problemi nel corso delle settimane con numerose sanzioni da parte dei Carabinieri con continui controlli costanti senza fermarsi mai: i prodotti alimentari vanno conservati con cura.
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