A rischio le date di scadenza sui prodotti nei supermercati? Ecco cosa sta succedendo e che cos’è la nuova trovata del governo
Le date di scadenza dei prodotti che troviamo nei supermercati per qualcuno sono una legge che proprio non si può aggirare, per altri, invece sono soltanto una scritta da non rispettare. La verità, come sempre sta nel mezzo e bisogna fare attenzione per evitare di cadere nello spreco alimentare, una piaga che dovremmo tentare di eliminare sempre di più, viste le condizioni del nostro Pianeta e delle risorse che scarseggiano sempre più.
Allora a cosa servono? Certamente alcuni prodotti sono davvero deperibili e non possono essere consumati oltre la loro data di scadenza, o almeno non possono essere consumati senza andare incontro a problemi di salute che sarebbe meglio non incontrare mai. Ma non è sempre così fiscale. Allora cosa accadrebbe se sparissero le date di scadenza? Ecco di che cosa tratta l’ultima trovata del governo.
È una trovata che potrebbe essere messa in campo dal governo britannico proprio per iniziare a contrastare gli sprechi alimentari ed evitare che le persone buttino – e quindi sprechino – cibo perfettamente commestibile soltanto perché non conoscono la differenza tra “consumarsi entro” e “consumarsi preferibilmente entro”. Il secondo caso, infatti, non indica un prodotto che oltre la data indicata è deperito e non può più essere consumato, bensì un prodotto che dopo quella data potrebbe eventualmente perdere le sue qualità organolettiche. Ma non c’è nessun pericolo per la salute se questo viene consumato.
Ecco perché una catena di supermercati britannici, Waitrose, a partire dal mese di settembre, ha eliminato la dicitura “preferibilmente entro” su oltre cinquecento prodotti. Questo proprio per evitare inutili sprechi alimentari che nel Regno Unito come nel resto del mondo sono sempre più frequenti e anche sempre più dannosi per l’ambiente e il Pianeta, che come stiamo constatando già scarseggia nelle risorse.
L’esperimento era già stato messo in atto da un’altra catena di supermercati molto nota, ovvero Tesco, nel 2018. In questo modo i consumatori sono spinti a fare lo sforzo i più di verificare effettivamente che il prodotto sia ancora commestibile o meno e buttarlo via soltanto se proprio non si può più mangiare. Nella maggior parte dei casi, purtroppo, non è così e ogni anno vengono sprecate tonnelate di cibo ancora perfettamente commestibile e buono, che potrebbe essere impiegato ancora.
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