Se mangi abbastanza pancarré dovresti sapere questa cosa

Pratico e molto consumato, il pancarrè è una scelta per molti: chi ne mangia molto però deve assolutamente sapere questo. 

Tra i vari tipi di alternative al classico e tradizionale pane spicca sicuramente il pancarrè. Chiamato anche pane in cassetta si distingue tra quello che è possibile fare in casa e quello, di uso più comune, che si acquista già pronto al supermercato.

Quello che bisogna sapere sul pancarrè
Ciò che chi mangia pancarrè dovrebbe sapere – mezzokilo.it

Nasce nella Torino del 1800 e poi ha subito una grande evoluzione nel corso del tempo fino ad arrivare a quello oggi più noto, contenuto nelle confezioni a lunga conservazione. Il pancarrè risulta un sostituto del pane utile in molte occasioni: spesso viene utilizzato quando non si ha la possibilità di andare frequentemente a comprare il pane fresco.

Per alcune preparazioni come i toast e i tramezzini il pancarrè è la base imprescindibile. La sua consistenza morbida e leggermente spugnosa, la mancanza di una crosta ruvida e dura e l’ottima capacità di assorbire i condimenti lo rende perfetto per queste specialità. C’è però qualcosa da conoscere su questo alimento ed è importante soprattutto per chi ne fa un largo consumo.

Cosa dovrebbe sapere chi mangia molto pancarrè?

Anche se buono e se piace la sua specifica consistenza, il pancarrè non è un alimento che si dovrebbe consumare spesso. Anzi, tutt’altro. Nell’elenco degli alimenti considerati meno salutari risulta proprio il pancarrè. Si tratta proprio di quello di produzione industriale, non certo del pane in cassetta casalingo o acquistato nei negozi di prodotti da forno. Il problema ovviamente non riguarda la forma, ma sta proprio nelle sostanze contenute per la sua lunga conservazione.

Cosa sapere se si mangia molto pancarré
Le qualità nutritive del pancarrè da considerare – mezzokilo.it

Il pancarrè è il meno consigliato dagli esperti nutrizionisti in quanto contiene un quantitativo elevato di agenti conservanti e non solo. All’interno di queste fette di pane confezionato ci sono anche molti grassi e zuccheri. Ma certamente sono soprattutto gli additivi presenti a preoccupare e a far sì che gli esperti della nutrizione ne consiglino un consumo solo occasionale, non frequente e abitudinale.

Non bisogna certo demonizzarlo ed escluderlo completamente dalla propria alimentazione, ma semplicemente bisogna farne un consumo molto moderato. Tra tutte le tipologie di pane, infatti, è proprio l’ultimo in classifica per le sue qualità salutistiche.

Spesso, un odorato ben sviluppato riesce anche a sentire un odore e un retrogusto artificiale che non si riscontrano nel pane fresco o meno elaborato. Il pane prodotto in un buon forno o autoprodotto in casa è sempre la scelta migliore, anche per quanto riguarda il pane in cassetta.  Meglio scegliere il più salutare tra tutti, ovvero l’integrale, che contiene un livello maggiore di cereali e fa bene per la salute intestinale e generale.

Gestione cookie