La salute dei cittadini messa a rischio da tonnellate di cibo senza tracciabilità e non adatti al consumo alimentare. Sequestri e sanzioni in tutta Italia.
In Italia e in Europa il cibo che viene portato sulle tavole dei consumatori deve seguire degli iter burocratici. Passaggi che spesso hanno fatto discutere soprattutto i produttori: “Troppe le regole da seguire“, oppure “L’Europa e le normative imposte dal mercato stanno distruggendo il commercio“; quante volte le abbiamo sentite queste frasi? Tante.
Dietro normative severe e controlli serrati ci sono delle motivazioni ben precise, la salute dei consumatori da un lato, e la tutela dei produttori che seguono le regole dall’altra. Recentemente in tutta Italia sono stati operati numerosi sequestri di tonnellate di cibo dannoso per la salute.
Salute dei consumatori a rischio, tonnellate di cibo sequestrate
Il rispetto delle normative richiede uno sforzo a 360° da parte di tutti. Da parte dei fornitori che investono per adeguare impianti, macchinari e procedure di produzioni investendo risorse; da parte dei cittadini che decidono di acquistare un prodotto controllato pagandolo di più e da parte delle istituzioni che operano affinché le normative vengano rispettate.
Quando questo non accade i danni sono incalcolabili. Nelle ultime settimane in diverse parti di Italia sono stati effettuati numerosi sequestri di cibo non adatto alla vendita e quindi al consumo.
Uno spreco di cibo, un danno ambientale e un potenziale pericolo per la salute dei consumatori. È successo in Sardegna dove la Capitaneria di porto ha trovato 20 kg di tonno rosso proveniente da pesca illegale. Il pesce non a norma si trovava all’interno della cucina di un ristoratore pronto per essere servito ai clienti. A seguito delle indagini eseguite successivamente, sono stati trovati altri 120 kg di prodotti ittici privi di tracciabilità.
Un fatto analogo si è verificato nella provincia di Catania dove all’interno di due ristoranti di una nota località sul mare sono state trovate numerose quantità di pesce non adatto al consumo. Sanzioni, sequestro e distruzione del cibo sequestrato sono solo alcune delle azioni messe in atto dalle forze dell’ordine intervenute.
Le attività di controllo sulla filiera della pesca, soprattutto durante il periodo estivo, proseguirà per tutta la stagione per evitare che si riscontrino altre irregolarità. Alla fine di giugno i Nas sono intervenuti su tutto il territorio nazionale riscontrando anomalie in materia di tracciabilità o di conservazione di diverse tipologie di cibi, da Nord a Sud. Denunce e sanzioni sono solo alcune dei procedimenti avviati dal personale intervenuto.