Ritiro alimentare per rischio allergeni. Il terzo nel giro di poche settimane e i consumatori stremati non sanno più come comportarsi.
Nelle ultime settimane il Ministero della salute ha ordinato numerosi ritiri alimentari di diversi prodotti. I motivi della sospensione della vendita di alcuni lotti sono i più disparati, ma in comune anno un unico elemento: il rischio per la salute dei consumatori.
Da un lato ci sono le aziende che si ritrovano ad affrontare danni economici; controlli da parte delle autorità ed eventuali sanzioni. Dall’altro lato ci sono i consumatori stremati anche loro dalla crisi economica e dalla preoccupazione che i loro acquisti si rivelino dannosi per l’intero nucleo familiare.
Perché è necessario l’intervento del Ministero? È possibile prevenire che tutto ciò avvenga? Come fanno i consumatori a fidarsi nuovamente delle aziende colpite dall’uno o dall’altro ritiro? Sono tutte domande a cui è difficile rispondere ma, dopo un ritiro è presumibile pensare che i controlli non si arrestino.
Il Ministero della Salute ha reso pubblico sul proprio sito un nuovo ritiro alimentare, l’ultimo di una serie che speriamo si arresti presto. La sospensione della vendita del prodotto è stata disposta dalle autorità per il rischio della presenza di allergeni all’interno della confezione.
In ordine, nelle ultime settimane è stato ritirato un lotto di pasta fresca per il rischio di presenza di metallo all’interno degli involucri; successivamente è toccato all’insalata russa confezionata per la possibilità in venire a contatto con un batterio causa di listerosi; infine, il più recente ritiro riguarda una serie di prodotti precotti (noodles).
I ritiri alimentari possono scaturire da diverse cause: controlli interni alle aziende, controlli effettuati da parte delle autorità o segnalazioni esterne. Ciò che importa è la tempestività con cui i rischi vengono fronteggiati. Il ritiro alimentare del 4 luglio riguarda il lotto di produzione 11/06/23 con data di scadenza 11-06-2023 riportata nelle confezioni da 250 g. Il rischio riscontrato nei sacchetti di semi di chia prodotti da Cucina e sapori è la possibile presenza dell’allergene soia non dichiarato in etichetta. Nel comunicato riportato dal Ministero sono riportate anche le seguenti avvertenze: “Si raccomanda alle persone allergiche alla soia di non consumare e restituire al negozio il prodotto con data di scadenza 11/06/23“. Per ulteriori informazioni è stato messo a disposizione il numero verde 800.555.000.
I semi di chia possono essere utilizzati in diversi modi in cucina e rappresentano un toccasana per l’intestino.
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