Aspettare troppo tempo al ristorante può essere davvero frustrante, ma la legge dice che…. ecco come comportarsi.
Andare a cena o a pranzo in un bel ristorante, una pizzeria o un locale deve essere una bella esperienza: rilassante, divertente e piacevole, sotto tutti i punti di vista. Non deve diventare uno stress inutile, altrimenti tanto vale rimanere a casa propria. Ma non sempre questo è possibile e spesso la colpa può essere di un servizio non proprio al top, rischiando di rovinare una serata in compagnia di amici o del proprio partner. Ma come ci si deve comportare in questi casi?
Una delle situazioni più fastidiose che si possano incontrare è un ritardo da parte di camerieri e staff. Magari abbiamo ordinato la nostra pizza, i nostri antipasti o il nostro primo ma passa il tempo e non si vede nulla all’orizzonte. Spazientirsi dopo un po’ è normale e si possono creare situazioni di disagio e tensione tra i commensali, rischiando di rovinarsi il pasto, magari dovendo anche cambiare ristorante. La legge ci viene in soccorso!
La prima situazione è quella in cui abbiamo ordinato il nostro pasto, antipasto, primo, secondo o dolce che sia e i tempi di attesa sono eccessivi, troppo lunghi e stancanti. Lo staff magari ci rassicura che i piatti stanno arrivando, ma poi ci ritroviamo sempre a bocca asciutta. La tentazione di alzarsi e andarsene senza pagare è tanta, ma siamo sicuri che si possa fare? E come comportarsi se il titolare del posto si lamenta e ci dice che non lo possiamo fare?
Arriva la legge a darci ragione! Infatti, alzarsi senza pagare dopo un tempo di attesa interminabile è assolutamente lecito, anche se i piatti erano in uscita, anche se il cameriere li aveva in mano in quel momento per portarli. Non ci credete? Il testo della legge dice che qualora il cliente perdesse interesse nel servizio offerto a caua dei tempi dilatati, ha il diritto di andare via senza sborsare un centesimo e il titolare non può dire nulla.
L’altra spiacevole situazione è quella in cui notiamo che un tavolo arrivato dopo viene servito prima di noi. Anche in questo caso, ci si può appellare alla giustizia, che è ancora una volta dalla nostra parte. Il codice civile, infatti, dispone che i clienti vanno serviti nell’ordine in cui sono arrivati e non in un altro deciso dal titolare.
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