Si Il Ministero della Salute è intervenuto con un richiamo che riguarda alcune confezioni di spinaci dopo che si sono verificati alcuni casi di intossicazione alimentare. Ecco cosa è emerso dalle analisi.
Il Ministero della Salute ha informato durante la giornata di ieri di un richiamo alimentare che riguarda alcune confezioni di spinaci confezionati. Quello che è successo nei primi mesi di ottobre, che ha portato all’azione delle autorità, potrebbe preoccupare i cittadini.
Il richiamo alimentare è avvenuto dopo una serie di lunghi controlli, analisi e accertamenti che le autorità hanno effettuato su numerosi prodotti appartenenti alla stessa tipologia; le analisi non si sono ancora del tutte concluse e gli ispettori sono ancora al lavoro per comprendere cosa sia successo.
La vicenda che ha portato al richiamo del Ministero
Il Richiamo effettuato dal Ministero della Salute con data 11 ottobre risale ad alcuni controlli iniziati durante le prime settimane del mese. All’inizio di ottobre, infatti, a Napoli si sarebbero verificati alcuni casi di intossicazione alimentare manifestata con gastroenteriti; secondo quanto riportati da alcuni quotidiani nazionali e locali i controlli sarebbero scattati dopo che alcune famigli avrebbero manifestato i sintomi. Non è chiaro con quale entità l’intossicazione si sia presentata e per quanto tempo i soggetti colpiti sono stati sottoposti alle cure dei medici.
Dai primi accertamenti le autorità avrebbero collegato la gastroenterite all’assunzione di un prodotto comune: gli spinaci, o almeno a quelli che sembravano essere spinaci. Nell’immediato sarebbero state sequestrate più di 100 cassette con all’interno i mazzi di spinaci e analizzati foglia per foglia. Ulteriori analisi di laboratorio sembra che verranno effettuati nelle prossime ore per comprendere se sia trattato di spinaci o di mandragora.
Nel mirino dei controlli, in via precauzionale, sarebbero finiti anche gli spinaci confezionati e non congelati de Il Gigante contenuti nella confezione da 500 g e appartenenti al lotto 273. Il prodotto confezionato viene commercializzato dalla Rialto S.P.A con sede nella provincia di Bergamo a numerosi chilometri di distanza rispetto al luogo dove si sono verificate le prime intossicazioni.
Nel motivo del richiamo si legge chiaramente “possibile contaminazione da mandragora”, le due piante sembrano essere molto simili visivamente, solo che gli spinaci sono commestibili, la mandragora causa intossicazioni, gastroenterite e, in alcuni casi, allucinazioni.
Per comprendere se effettivamente ci sia stato uno scambio bisognerà aspettare gli ulteriori controlli che verranno effettuati nelle prossime ore. É importante sottolineare che gli altri prodotti messi sul commercio e non sottoposti a richiami o ritiri possono essere consumati.