Patuanelli dopo il Consiglio europeo ha fatto il punto della situazione. Entro il prossimo incontro di aprile l’Italia è pronta a chiedere delle misure in più.
Il ministro Stefano Patuanelli è intervenuto al Consiglio agricoltura UE per confrontarsi con i colleghi europei sulla situazione economica che sta attraversando l’Europa. A seguito dell’incontro, il ministro ha assicurato che non ci saranno problemi di approvvigionamento: “Occorre dare certezze agli agricoltori tramite i Piani Strategici Nazionali. Piani che devono rispondere alle nuove esigenze rapidamente perché, ad esempio, le semine autunnali non possono essere saltate” ha spiegato Patuanelli subito dopo il summit.
La situazione economica e l’approvvigionamento di alcuni prodotti uniti all’aumento dei prezzi comincia a preoccupare i cittadini. Per evitare il panico collettivo il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, è intervenuto a Dataroom di Milena Gabanelli (Corriere della Sera) per spigare cosa è stato detto al Consiglio UE del 21 marzo e le ripercussioni nel settore agroalimentare.
Patuanelli e la crisi economica europea
Patuanelli, a seguito del consiglio Eu, ha chiarito alcuni punti discussi durante il meeting. La commissione ha espresso la volontà di attivare alcune misure come la riserva di crisi che ha come obiettivo dare l’aiuto agli imprenditori del settore agroalimentare. Al momento non ci sono elementi che possano fare presagire problemi di approvvigionamenti “ma noi chiediamo all’Europa qualcosa in più“.
I produttori ormai da tempo devono fare fronte all’aumento dei prezzi derivato dal caro energia. Questo, però, è un problema che risale al periodo precedente allo scoppio della guerra Russia-Ucraina. I primi giorni di aprile si terrà un altro incontro Eu: “Speriamo di riuscire a ottenere qualche risorsa in più – afferma il ministro -. L’Italia è un grande produttore, oltre che un consumatore di rilievo. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione”.
Non si può retrocedere rispetto a quanto è stato deciso con la PAC adottata l’anno scorso, in merito alla necessità di garantire una agricoltura produttiva, ma compatibile con l’ambiente. Secondo il ministro dell’agricoltura una sospensione temporanea in questa fase può essere utile, senza che i piani adottati da ciascun Paese vengano modificati in modo strutturale.
I cittadini e i consumatori, intanto, rimangono in allerta e preoccupati a causa anche delle esperienze che affrontano giornalmente: scaffali dei supermercati vuoti e prodotti essenziali assenti. Tutti questi fattori incidono negativamente sulla paura dei cittadini già colpiti dai due anni di crisi sanitaria da cui ancora il Paese non è uscito.