La pizza, da piatto semplice e democratico a ricetta di lusso solo per pochi eletti. In Italia arriva la Pizza Luigi XIII.
Quando si parla di cibo è ormai noto che ci sono pietanze notoriamente di nicchia, sia per la capacità di reperire le materie prime sia per i costi, e piatti più popolari accessibili alla maggior parte delle persone.
Nonostante la tendenza degli ultimi anni a trasformare qualsiasi piatto in gourmet, a volte per darsi solo un tono a volte perché si intende veramente sposare una filosofia diversa da proporre ai clienti o consumatori, alcune ricette nell’immaginario collettivo accessibili a tutti e più democratiche.
Nell’Italia del Sud, però, c’è qualcuno che ha provato a stravolgere questo luogo comune trasformando un piatto semplice in un pasto da re. Ovviamente l’accesso a tale lusso culinario è limitato.
La pizza da re dedicata a Luigi XIII è italiana e al momento pare essere una delle più care al mondo. La ricetta di lusso è stata creata da un pizzaiolo campano, Renato Viola, che avrebbe dato vita a un vero e proprio gioiello della pizzeria. Il luogo di nascita della pizza Luigi XIII è Agropoli, un paese in provincia di Salerno.
Il costo della pizza in questione ha battuto tutti i record immaginabili, superando anche quella di Cracco: 8.300 euro. Avete capito bene, non c’è alcun errore di battitura, più di otto mila euro. Se vi state chiedendo quanto è grande potete aspettarvi un’altra sorpresa, no non è una maxi pizza. La Luigi XIII ha un diametro di 20 cm. Ma allora a cosa è dovuto questo prezzo esorbitante?
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L’impasto è lievitato 72 ore e la pizza viene servita a domicilio direttamente la pizzaiolo Viola accompagnato da un sommelier e da uno chef. Chi la ordina avrà l’onore di degustare la pizza (adatta a due persone) con delle posate da collezione. Ma quali sono gli ingredienti speciali che arricchiscono la pizza? Aragosta, caviale, sale rosa australiano e, ovviamente, mozzarella di bufala dop. Un pasto da re deve necessariamente essere accompagnato da delle bollicine pregiate, e così si spiega la presenza del sommelier.
È evidente che oltre agli ingredienti pregiati a fare lievitare il prezzo è la volontà dell’ideatore della pizza Luigi XIII di regalare (si fa per dire) un’esperienza eccezionale, più unica che rara. In quanti potranno permettersi di assaggiarla?
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