Oggi scopriamo il pan di Ramerino, un dolce che si degusta durante una festa specifica. Vediamo come si prepara e da dove viene.
Ogni luogo ha le sue tradizioni, da poter incontrare, specialmente, nei periodi di festa. Nel nostro paese, poi, quelle culinarie sono sempre da celebrare per la loro bontà. Oggi scopriamo una tipicità del Centro Italia, il pan di Ramerino, conosciuto perché viene mangiato durante la festa di un santo.
Questo è un pan dolce molto antico, capace di poter portare a tavola un’alchimia di sapori contrastanti del tutto perfetta. Il suo composto ha implicazioni di tipo esoterico, protettivo e primordiale. La ricetta originale deriva dalla Versilia, ma nel medioevo, sembra, sia divenuto un’ottima pagnottella, soffice e morbida, tipica di una città della Toscana.
Ramerino è un’antica parola della Toscana e deriva dalla pianta del rosmarino. Questo è un tipo di dolce molto affine alle necessità della popolazione locale, che si propinava di aggiungere alla pasta del pane dello zucchero e un po’ di uvetta. Sembra che la sua forma sia da correlarsi alla croce cristiana. Infatti, pare che venga visto come un tipo di dolce fatto per o con devozione alla religione.
La tradizione leggendaria delle città da cui proviene, Prato e Firenze, narra di alcuni venditori che lo offrivano alle donne che si recavano in chiesa durante il giorno del Giovedì santo. Sembra venisse anche venduto alle stesse chiese che lo benedivano e lo offrivano ai fedeli, dopo una loro offerta. Oggi lo si trova nelle panetterie sempre, ma la tradizione dei cittadini è proprio quella di consumarlo durante questo giorno di benedizione.
Per la preparazione di questo alimento è necessario preparare della pasta per pane, con 500 gr. di farina 0, 25 gr. di lievito di birra, 35 gr. di zucchero e 180 gr. di acqua, ma tiepida. Questo andrà a comporre la base per avere 8 bei panini. Esiste poi una seconda fase che vede la pasta lievitata, 150 grammi di uvetta, un pizzico di sale, 5 cucchiai di olio extravergine, 2 cucchiai di zucchero e 4 rametti di rosmarino.
Si prepara poi uno sciroppo, composto da 6 cucchiai d’acqua e 3 di zucchero semolato. Sono molti, comunque, i panifici in cui questo prodotto si può acquistare, nel caso in cui non si abbia la possibilità di prepararlo da sé.
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