Un momento delicato per l’economia anche del nostro Paese: l’allarme lanciato per quanto riguarda le scorte di olio di girasole
Tempi duri per quanto riguarda l’importazione di numerosi prodotti, ecco quello che sta succedendo anche in Italia.
La crisi continua a colpire anche l’Italia a causa del conflitto scoppiato in Ucraina. In questo modo ha colpito anche l’industria degli oli da semi, quelli di girasole in maniera particolare. Così entro un mese le scorte finiranno come svelato dall’allarme lanciato da Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, che fa parte di Federalimentare e Confindustria.
Così come riportato da agi.it il presidente del gruppo Oli da semi dell’Associazione, Carlo Tampieri, ha svelato ciò che sta accadendo negli ultimi giorni dopo la guerra scoppiata in Ucraina: “Questo conflitto è davvero dannoso per il nostro settore, oltre che ai consumatori. Sempre molto difficile l’approvvigionamento di materia prima e l’attività delle singole imprese”.
Tutto è stato causato dalla chiusura dei porti sul Mar Nero che ha bloccato così i maggiori produttori mondiali di girasole, l’Ucraina e la Russia, che via mare riforniscono anche in Italia via mare. Le navi sono tutte ferme ormai presso Mariupol e Odessa.
Olio di girasole, le novità nei prossimi giorni in Italia
Dal girasole è possibile produrre l’olio per arrivare anche a farine per uso zootecnico e alle oleine, per quanto riguarda l’industria oleochimica ed energetica, come il biodiesel. Inoltre, è anche usato per la produzione di conserve, salse, maionese, condimenti spalmabili. Invece, in cucina è utilizzato per le fritture. Così l’Ucraina insieme alla Russia producono il 60% della produzione mondiale di olio di girasole e circa il 75% dell’export mondiale.
Così lo stesso presidente Carlo Tampieri ha rivelato: “Questi dati fotografano il peso delle importazioni di girasole e la difficoltà, per il comparto, di muoversi in un contesto di guerra, che vede bloccati i trasporti non soltanto da e per l’Ucraina, ma da tutto l’Est Europa”.
Al momento sono circa 50mila le tonnellate di olio grezzo di girasole ferme nei porti ucraini e mai arrivate in Italia. Lo stesso presidente è entrato nel dettaglio svelando il suo punto di vista: “Anche se la guerra finisse subito, sarebbe difficile tornare alla normalità”.
Una situazione complicata con le scorte che sarebbero sul punto di finire in Italia e come in altri tanti Paesi europei. Il conflitto in Ucraina è stata la causa di molti mali, come per esempio anche la produzione del gas. Un periodo davvero complicato con gli aumenti dei prezzi e con le scorte che potrebbero finire da un momento all’altro.