Ci sono delle precauzioni importantissime da prendere in cucina per evitare di avere effetti collaterali per la salute. Cosa evitare con le padelle.
Padelle e tossicità, l’argomento è dibattuto da anni e può avvalersi anche di diversi test ed osservazioni compiute proprio per ottenere dei riscontri pratici. Le padelle antiaderenti sono diventate un elemento comune nelle cucine moderne grazie alla loro praticità e facilità d’uso. Ma possono presentare delle falle in quanto a sicurezza. Questi utensili sono generalmente rivestiti con polimeri come il politetrafluoroetilene (PTFE), noto comunemente come teflon.
Tale materiale è stato sviluppato negli anni ’30 e ha rivoluzionato la cucina, permettendo una cottura con meno olio e facilitando la pulizia. Ma non manca il rovescio della medaglia. Infatti il teflon inizia a degradarsi a temperature superiori ai 260°C, liberando fumi tossici che possono causare sintomi influenzali negli esseri umani e possono essere letali per gli uccelli, che sono particolarmente sensibili a questi vapori.
E come se questo non bastasse, alcune padelle antiaderenti possono contenere pure altre sostanze chimiche. Come ad esempio gli acidi perfluoroottanoici (PFOA), utilizzati nella produzione sempre di Teflon fino al 2015. Sebbene le aziende abbiano dichiarato di aver eliminato il PFOA dai loro prodotti, la preoccupazione rimane riguardo ad altri composti chimici simili, i quali potrebbero avere effetti tossici ed accumularsi nel corpo umano.
Quando le padelle sono cancerogene?
L’esposizione a sostanze chimiche rilasciate dalle padelle antiaderenti, specialmente quando surriscaldate, ha sollevato preoccupazioni per la salute. Sono diversi gli studi che hanno suggerito come l’assunzione di PFOA e di altre sostanze chimiche perfluoroalchiliche (PFAS) possa essere associata a una serie di problemi di salute. Tra cui malattie tiroidee, colesterolo elevato, problemi riproduttivi e persino tumori.
Anche se la ricerca è in corso ed i risultati non sono definitivi, è prudente prestare attenzione all’uso delle padelle antiaderenti, specialmente per chi cucina frequentemente a temperature elevate, indipendentemente se lo si faccia a casa o per lavoro. Comunque esistono alternative più sicure alle padelle antiaderenti tradizionali. Le padelle in acciaio inossidabile, ghisa e ceramica non contengono rivestimenti tossici e possono essere utilizzate a temperature elevate senza il rischio di emissioni nocive. Le padelle in ceramica, in particolare, sono apprezzate per le loro proprietà antiaderenti senza l’uso di sostanze chimiche potenzialmente nocive.
Un aspetto sfavorevole è rappresentato dal fatto che di solito richiedono un po’ più di olio per evitare che il cibo si attacchi. Ma sono comunque una opzione più salutare e sicura. Se invece in casa hai solo padelle antiaderenti, per abbassare di molto i rischi potrai evitare di surriscaldare le stesse ed utilizzare utensili di legno o silicone per prevenire graffi sul rivestimento. Quando noti che il fondo di una padella o di una pentola è danneggiato poi non esitare a sostituirla all’istante. In questi casi il rivestimento può rilasciare anche più velocemente microparticelle nocive per la salute. Agendo con cautela però eviterai qualsiasi possibile pericolo.