L’Abruzzo rischia di rimanere senza arrosticini? I produttori hanno lanciato un allarme che ha spaventato gli appassionati.
Crisi, difficoltà e scarsità di carne: l’associazione dei produttori abruzzesi ha lanciato un allarme piuttosto grave per quanto riguarda uno dei piatti più iconici non solo della tradizione culinaria dell’Abruzzo, ma anche di tutta l’Italia, gli arrosticini di carne. Il periodo delle festività di Pasqua e Pasquetta si avvicina e proprio in questo momento dell’anno, gli abruzzesi – non solo – non vedono l’ora di gustare degli ottimi arrosticini alla brace. Ma forse quest’anno sarebbe meglio optare per un altro piatto.
I motivi dietro questa possibile scarsità di arrosticini sono molteplici ma l’allarme e l’appello dei produttori è molto chiaro e potrebbe significare niente carne alla brace per questa Pasqua 2022: ma scopriamo qualcosa di più sull’argomento.
Arrosticini: l’Abruzzo rischia di rimanere senza
Le feste di Pasqua stanno per arrivare e sono tantissimi gli abruzzesi che vorrebbero mettere sulle proprie tavole in famiglia e amici degli ottimi arrosticini, tra i piatti tipici e iconici della regione e anche della tradizione culinaria italiana in generale. Ma c’è un problema: molti abruzzesi rischiando di rimanere senza carne! L’appello e l’allarme dei produttori è molto chiaro e parla di scarsità di materia prima e costi troppo elevati, anche legati alla guerra in Ucraina in corso.
Un appello lanciato alla Regione Abruzzo affinché si mettano in atto misure per salvare l’arrosticino anche in occasione delle festività di Pasqua e Pasquetta. L’obiettivo è quello di rilanciare la filiera e sostenere così i produttori in crisi: il costo eccessivo della produzione e la scarsità della materia prima ha fatto crollare la quantità di carne prodotta, rispetto all’anno scorso e questo può essere molto grave per migliaia di produttori della zona.
Gli allevamenti andrebbero rinnovati e intensificati ed è questo che auspicano i produttori associati con l’appello dedicato alla Regione. L’allarme deriva anche dalla possibilità di non avere abbastanza carne per i consumatori abruzzesi – e non solo – che vorrebbero mangiare questo piatto tipico delizioso proprio durante il periodo pasquale, che sta per arrivare. Il calo, secondo una stima dell’associazione dei produttori di arrositicini abruzzesi, rispetto al 2021 ammonterebbe ad oltre il 40%, una cifra veramente alta e che mette in serio pericolo il lavoro di centinaia di migliaia di produttori di questa bellissima regione italiana, che vede un fatturato di oltre un milione di euro ogni anno anche soltanto grazie alla vendita del tipico arrosticino abruzzese.