È uno dei frutti protagonisti dell’autunno: il melograno viene consumato da molti solo per un motivo, ma si tratta di un falso mito.
Punica granatum per gli esperti, il melograno è uno dei frutti simbolo della stagione autunnale. Con i suoi chicchi rubino, importato in tempi remoti dall’Asia, nel corso dei millenni il melograno è diventato negli anni uno dei frutti più apprezzati e amati dalla popolazione mediterranea.
Sotto la sua buccia rossa ricca di sfumature, il melograno nasconde un tesoro di nutrienti essenziali. Il melograno presenta un’elevata quantità di antiossidanti, in particolare polifenoli, di vitamine essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo e di minerali come il potassio e il manganese.
Il melograno può essere consumato in molteplici modi: dalla semplice estrazione dei suoi chicchi croccanti ed agrodolci, fino alla spremitura per ottenere il succo concentrato. La sua consumazione si appresta alla maggior parte dei regimi alimentari, ma alcune persone lo consumano ancora oggi perseguendo uno dei falsi miti storici sul melograno.
Melograno: il falso mito dietro la sua consumazione
Ancora oggi, dopo secoli di trasformazioni, aleggia una credenza popolare molto diffusa attorno al melograno. Per molti si tratta di un frutto miracoloso, in grado di accelerare il processo di dimagrimento del corpo. Alcune persone, infatti, credono basti consumare grandi quantità di melograno o del suo succo, per ottenere una rapida perdita di peso. Pur essendo ricco di benefici, tuttavia, il melograno non è un magico alleato per un dimagrimento repentino.
Nonostante i falsi miti sul melograno, quest’ultimo è sicuramente uno dei frutti più ricchi di vitamine e minerali presenti nella natura. Il melograno presenta grandi quantità di acido ellagico, ad esempio, un potente antiossidante noto per le sue proprietà anti-infiammatorie. Questa particolare sostanza, inoltre, è in grado di combattere i radicali liberi, contribuendo ad un processo di rinnovamento cellulare di rallentamento dell’invecchiamento.
Per ottenere la massima quantità di acido ellagico, il melograno deve essere consumato fresco e preferibilmente crudo, senza l’aggiunta di zuccheri o altri condimenti. Consumare il melograno nel suo stato naturale, infatti, garantisce il massimo assorbimento di tutti i minerali presenti al suo interno, aiutando a sfruttare pienamente i benefici. L’acio ellagico non è l’unico antiossidante presente nel melograno: lo segue, infatti, la punicalagine, localizzata soprattutto nella buccia del frutto. Questa sostanza contribuisce al corretto funzionamento cardiovascolare, accelerando anche il metabolismo dei grassi.