Una persona ha mangiato una pizza e ha avuto una reazione fisica che mai si sarebbe immaginata. Vediamo cos’è accaduto.
Nessuno si sarebbe mai aspettato ciò che è successo a una persona, che ha avuto un tipo di reazione fisica allarmante dopo aver ingerito della pizza. A volte, capita che si mangi qualcosa di sbagliato e si finisca in ospedale per il fatto che si è allergici senza saperlo. Questa volta, però, l’accaduto è stato ben più grave, visto che tutte le testate giornalistiche ne stanno parlando.
Il tipo di prodotto ingerito era uno di quelli preconfezionati e surgelati. Questo tipo di articolo è stato brevettato nel 1954, quando fu concessa l’autorizzazione a Joseph Bucci di iniziare gli esperimenti. Inizialmente, una volta scongelato non era come lo vediamo oggi, ma aveva un aspetto molliccio e del tutto poco appetitoso. Con il tempo, poi, è riuscito a scoprire il modo migliore per renderlo più consistente e molto simile ai giorni odierni.
Il commercio su larga scala, invece, è dovuto all’ingegno dell’imprenditrice Rose Totino, dopo aver aperto la Pizza Totino’s in Minnesota. Il successo nazionale, negli anni settanta, fu sconvolgente, a tal punto che il marchio fu acquistato da una grande catena di negozi. Fu Pillsbury, nel 1975, a dare il via al commercio più ampio di questo particolare e tanto amato prodotto.
L’ingestione della pizza che ha causato una reazione fisica dannosa
In Francia è successo l’impensabile, visto che una famiglia sta piangendo per colpa dell’ingestione di una pizza surgelata. I genitori di una ragazza hanno anche rilasciato delle dichiarazioni in merito. A finire sotto l’occhio del ciclone è l’azienda italiana della Buitoni, casa produttrice di questo tipo di articolo. Il marchio specifico è quello della Fraich’Up che, dopo accurati esami, si è scoperto essere contaminato da alcuni tipi di batteri: gli “E.Coli”.
La giovane è stata ricoverata in un ospedale di Nancy, il Meurthe-et-Moselle. L’episodio è andato in scena il giorno 14 febbraio, ma ancora la situazione sembra essere irrisolta. Il legale della famiglia ha affermato di essere in possesso di ben 45 dossier che confermano l’esistenza di pizze contaminate dallo stesso batterio.
Léna, il nome della dodicenne, è in stato vegetativo e i genitori hanno anche lasciato il lavoro per starle vicino. “Non reagisce più e non capiamo neanche se stia comprendendo cosa le sia successo”, hanno affermato.