Il surimi può essere una pratica alternativa da inserire in insalata, ma forse non dovreste più avvicinarvi: ecco perché
Chi ha una vita frenetica e sempre a mille sa bene quanto spesso sia complicato riuscire a preparare pranzi e cene a mano, sempre attenti a fare tutto con genuinità e semplicità. Spesso non si riesce a fare quello che vorremmo e ricorriamo a piatti pronti o comunque alimenti molto veloci e facili da preparare. Tra gli alimenti principali di chi non ha tempo, insieme a tonno in scatola e bastoncini di pesce, c’è sicuramente il surimi. Questi bastoncini al sapore di granchio spesso insaporiscono le nostre insalatone, ma siamo sicuri di quello che mangiamo?
Se siete abituati a consumarlo regolarmente, forse dovreste ripensarci un attimo. Gli esperti infatti hanno molto da dire su questi colorati bastoncini al sapore di granchio un po’ misteriosi e un po’ inquietanti, specialmente se non si sa da dove vengano e come siano realizzati. Quindi la prima cosa da capire e che cosa siano in realtà questi bastoncini e perché sarebbe meglio consumarli un po’ meno.
Il surimi fa male? Ecco la verità inaspettata
Siete sicuri di quello che state mangiando e che mettete nelle vostre insalatone di riso e paste fredde? Forse dovreste fare maggiore attenzione quando si tratta di surimi, quei bastoncini così pratici e al sapore di granchio, che di pesce hanno veramente molto poco. Parla l’esperto Emanuele Capone che ha sfatato il mito dei mitici bastoncini, ponendo l’attenzione sulla qualità del prodotto. Ma innanzitutto c’è da chiedersi che cosa siano.
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Il surimi non è altro che pesce tritato, infatti in giapponese vuol dire proprio questo. Si tratta di un impasto di vari tipi di pesce di qualità non proprio egregia. Il problema principale è che del vostro bastoncino soltanto il 30% è pesce, il resto è fecola di patate, albume e un sacco di aromi per dare l’impressione e il gusto di granchio, anche quando di granchio non ce n’è. Sì, perché tra i pesci che compongono quel 30%, non c’è l’ombra di granchi e crostacei.
Emanuele avverte tutti coloro che credono di star mangiando del granchio: “Se vedete scritto surimi di granchio, scappate“, dice. Ci sono tante altre alternative valide e comunque pratiche e veloci, che non per forza intaccano così tanto la nostra salute.