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L’insalata russa in realtà è italiana? L’assurda notizia che cambia le cose

Tutti conosciamo l’insalata russa e sappiamo che il nome ne determina le origini. Ma se non fosse così? L’assurda notizia cambia tutto.

Tutto ciò che ha la parola “russo” o “Russia” nel nome ultimamente non goda di ottima fama e sono diversi gli oggetti e gli alimenti, persino le bevande e i cocktail che si sono visti cambiare nome in seguito allo scoppio del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, con le terribili conseguenze che si stanno svolgendo sotto i nostri occhi. Allora che futuro ha un piatto diffuso e amatissimo come l’insalata russa?

Questo delizioso antipasto che moltissimi italiani consumano durante le Feste e non solo, ha diverse varianti a seconda della zona geografica in cui ci troviamo, ma non sol dal punto di vista degli ingredienti che vengono utilizzati, ma anche da quello del nome. Non in tutta europa, infatti, si chiama così. E forse, questo piatto così gustoso e amato, potrebbe avere più legami con l’Italia di quanto si pensi.

Insalata russa: è in realtà italiana? Cosa sta succedendo

È stata una giornalista di Repubblica e Il Secolo XIX, Jeanne Perego a studiare e raccontare la storia di uno degli antipasti più amati e consumati, anche nel nostro paese: l’insalata russa. La Perego ha spiegato le origini e la storia del piatto, anche nelle sue vari declinazioni regionali e nei suoi diversi nomi. Il piatto pare sia stato inventando nella metà dell’Ottocento da uno chef belga e francese ma che viveva in Russia: Lucien Oliver. Lucien possedeva l’Hermitage, un famoso ristorante proprio al centro della capitale, Mosca, ed è lì che è nata l’insalata russa. La ricetta originale vedeva molti più ingredienti di quella moderna e molto più particolari: ad esempio il gallo cedrone o l’anatra.

Ma non in tutti i paese europei è noto con quel nome e con quelle origini dunque. Se in Bulgaria, Albania, Serbia e Macedonia, infatti, il nome è proprio quello con cui la conosciamo anche noi, in Russia, Ucraina e altri paesi, invece, il termine utilizzato è “insalata Olivier“, proprio a sottolineare l’omaggio allo chef che l’ha invetata tanti anni fa. Ma c’è un terzo modo di chiamare questo piatto, usato nei paesi scandinavi come Finlandia, Svezia e Norvegia.

Nell’Europa del nord, infatti, il piatto è noto come “insalata italiana“. La ricetta prevede maionese, carote, piselli, patate e viene mangiata su fette di pane e accompagnata da carne affumicata. Ma visto il nome, alcuni paesi aggiungono delle varianti particolari, proprio per rimanere fedeli al nome: in Finlandia, ad esempio, viene preparata assieme alla pasta!

Clarissa

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