In tanti affermano che le carote migliorano la vista, ma cosa ci sarà di vero in questa asserzione? Cerchiamo di chiarirlo.
Le dicerie, si sa, sono facili da smontare a livello scientifico, eppure molte sono sacrosante, come i proverbi. Quello che si afferma fra amici e su diversi siti web non sempre è vero. Meglio sempre ascoltare la voce degli esperti in materia e no affidarsi a fonti poco attendibili. Anche, e soprattutto, per quanto riguarda il cibo e gli effetti che provoca sullo stato psico-fisico, la miglior cosa da fare è affidarsi ad un nutrizionista.
In tanti sono soliti inserire delle carote nella propria dieta, sia in mezzo a dell’insalata, sia condite da sole. In oltre, è anche possibile cuocerle e inserirle in vari tipi di pasti, tra cui minestre o sughi. Ciò permette a chi le ama di poter avere un apporto nutrizionale importante per il proprio stato psico-fisico, dato che è un prodotto parecchio salutare che la terra ci mette a disposizione in abbondanza.
Si tratta di un tubero, che cresce sotto il suolo. Una volta estratto, va quindi ben lavato e conservato all’interno della propria cucina. Una volta ingerite, hanno un effetto benefico sull’intestino. Sono, in effetti, ricche di luteina, Vitamina A, Vitamina K1 e potassio. Un contributo importante, quindi, arriva anche dalla ricchezza degli antiossidanti. Comunque, è meglio mangiarne 200 gr. al giorno.
La verità sull’apporto alla vista da parte delle carote
Un’azione importante viene svolta dal Beta carotene che, assieme alla Vitamina C, permette una importante azione antiossidante. Per scoprire cosa permettono al nostro organismo, prendiamo come linee guida le parole del Dottor Stefano Ferrari, in merito al fatto che siano importanti o meno per la vista delle persone.
Lui è noto per essere il Responsabile della Ricerca relativa alla Fondazione Banca degli Occhi. Secondo un’intervista rilasciata dall’uomo, vi sono degli apporti importanti che questo alimento contribuisce a far avere all’organismo di chi le mangia. Specie su una molecola,determinante per catturare i raggi luminosi: la Rodopsina.
Questa è costituita da un pigmento sensibile alla luce, che deriva dalla Vitamina A. La risposta sembra averla data alla questione, ma aggiunge anche che: “il Beta-carotene, associato alla Vitamina C, svolge un’azione antiossidante che permette la preservazione della salute degli occhi e della vista. Previene la degenerazione maculare della retina, causa di cecità senile.