Nel latte che bevi ogni mattina c’è anche tutto questo: la nuova scoperta sulla bevanda che non manca mai in casa.
Siamo in Italia, la patria della colazione con latte (o cappuccino) e cornetto. È impensabile pensare ad un inizio giornata diverso. Può leggermente variare ma il latte è davvero una bevanda immancabile sulle nostre tavole.
Sin da quando siamo nati, siamo stati abituati a bere prima il latte materno e poi, crescendo, il latte vaccino. Questo è diventato anche un ingrediente immancabile da usare in tantissime ricette, dolci e salate.
Una nuova scoperta però fa luce su ciò che c’è davvero nel latte e non tutti sanno che nella bevanda che bevono ogni giorno c’è dietro anche tutto questo.
Cosa c’è nel latte: la nuova scoperta che nessuno immaginava
In ogni frigorifero o dispensa c’è almeno un cartone o una bottiglia di latte. Ma dentro questa bevanda così consumata si nascondono delle violenze inimmaginabili. Questa è la scoperta che ha sconvolto tutti: le vacche da latte subiscono tantissime violenze. Vengono ingravidate di continuo, munte fino allo sfinimento per tutto il ciclo produttivo. Anche ai vitellini non vengono risparmiate atrocità: i cuccioli vengono strappati dalle loro madri non appena nati, a poche ore dal parto.
La separazione è molto dolorosa, ed il latte che la mamma produce per i piccoli, in realtà è destinato al consumo umano. Ovviamente i vitellini soffrono per la separazione dalla mamma e il destino che li attende è atroce: saranno macellati perché ritenuti inutili.
Le femmine invece saranno ingabbiate fino a quando non potranno produrre anche loro il latte ed infine macellate, dopo essere state sfruttate fino allo sfinimento come le loro mamme. La verità sull’industria lattiero-casearia è questa: in ogni fase di produzione ci sono violenza e atrocità ai danni degli animali (vacche e vitellini).
Le investigazioni condotte dalle organizzazioni di tutela animale continuano a documentare abusi e maltrattamenti negli allevamenti intensivi, mostrando questo sistema crudele. Tutto questo per produrre i prodotti lattiero-caseari che più si utilizzano come latte, burro, formaggi. Chiedere ai consumatori di smettere di consumare questi prodotti in massa sarebbe impossibile.
Si può semplicemente rendere noto che ci sono tante alternative al latte vaccino, del tutto vegetali, comunque gustose e nutrienti. Latte di soia, di mandorla, di avena, di riso: queste sono alcune delle opzioni più conosciute. Se paragonate al latte di mucca, la maggior parte delle bevande vegetali risulta più ricca in carboidrati e fibre, ma ha un apporto proteico inferiore.
Inoltre le bevande vegetali apportano meno zuccheri di quelli contenuti nel latte animale (controllare sempre le etichette per verificare che non siano stati aggiunti zuccheri in fase di lavorazione).