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Intossicazione alimentare, l’allarme lanciato: “Non comprate verdure”

Allarme lanciato negli ultimi giorni dopo la denuncia di alcune famiglie: intossicazione alimentare micidiale, ecco quello che è successo

In poche ore tutto è cambiato incredibilmente: tante famiglie si sono recate in ospedale ricoverate per l’intossicazione alimentare. Il tutto è avvenuto a Napoli con tante persone coinvolte in uno scambio di oggetti.

Alcune famiglie napoletane, in particolar modo della zona flegrea, hanno lanciato l’allarme dopo aver mangiato alcune foglie che non sarebbero proprio delle verdure digeribili. Così è scattato l’allarme anche del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, che ha fatto scattare il pericolo: “Non comprate verdure sfuse. Bisogna evitare di acquistare e consumare verdure sfuse come spinaci e biete”.

Lo stesso Comune di Napoli ha rivelato di “non consumare spinaci freschi ma solo surgelati fino a definizione della questione”. Così il Centro agro alimentare di Napoli (Caan) ha cercato subito di mettersi al lavoro “al fine di consentire l’immediata identificazione della partita di merce risultata contaminata e la sua provenienza”. Così si è visto che sarebbero stati acquistati dei bancali di spinaci da un produttore abruzzese, contaminati dalla mandragola, con l’erba spontanea molto pericolosa se viene assunta.

Intossicazione alimentare, la ricostruzione dei fatti

In particolar modo, sono state colpite tre famiglie con dieci persone nel mirino, ricoverate tutte all’ospedale di Pozzuoli. Un uomo è abbastanza grave ed è stato ricoverato terapia intensiva al Santa Maria delle Grazie dopo la perdita della conoscenza e, infine, è stato anche soffocato dal suo vomito. L’erba velenosa, per sbaglio, è stata venduta nelle province campane di Caserta e Salerno e in Abruzzo. In questo modo è scattato l’allarme dei carabinieri e del personale dell’Asl Napoli 2 Nord, che hanno cercato di risalire ai lotti pericolosi.

Lo stesso sindaco di Pozzuoli, come riportato dal portale quotidiano.net, ha rivelato: “In attesa dei relativi chiarimenti, si raccomanda di evitare di acquistare e consumare verdure simili sfuse: spinaci, biete e simili”.

L’intossicazione alimentare da mandragola ha coinvolto numerosi commercianti della Campania, anche con società di Forio d’Ischia e Volla nel napoletano. Infine, secondo quanto riportato dalla compagnia di Pozzuoli, cinque persone avrebbero mangiato la verdura velenosa, che è stata acquistata nei comuni di Quarto e Monte di Procida. La mandragola si è confusa con spinaci e biete sfusa e non imbustata.

 

Salvatore

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