Forse non lo sai ma almeno una volta nella vita ti sarà capitato di mangiare degli insetti inconsapevolmente. Ecco i cibi da evitare se non vuoi cadere nello stesso errore.
Gli insetti vengono definiti come il cibo del futuro, un’alternativa salutare e ambientalista che potrebbe risolvere (secondo alcuni) le problematiche ambientali che incombono sul Pianeta. Al solo pensiero a molti vengono i brividi perché non sono ben disposi a consumare gli animaletti, spesso tanto detestati perché fastidiosi.
C’è chi li ha provati almeno una volta nella vita, chi li ha assaggiati e ne ha apprezzato il gusto e la consistenza e chi, al solo pensiero di trovarseli nel piatto sviene. Gli insetti provocano sempre tante reazioni diverse le une dalle altre. Pochi sanno che sono presenti in alcuni prodotti alimentari consumati con una certa frequenza.
Alcuni insetti vengono utilizzati per produrre dei coloranti alimentari inseriti in numerosi prodotti destinati al consumo di grandi e piccoli. Inconsapevolmente molti di coloro che stanno leggendo queste righe li avranno assaggiati almeno una volta nella vita.
La cocciniglia è un insetto e parassita che si nutre di piante; alla vista appare quasi impercettibile perché di un colore bianco e le dimensioni sono talmente piccole che quasi non si vedono. Si tratta di organismi microscopici che, per difendersi dai predatori hanno sviluppato un sistema di protezione incredibile che si attiva attraverso un liquido rosso vermiglio che spaventa gli avversari naturali.
Vi starete chiedendo cosa c’entra la cocciniglia con i prodotti alimentari comunemente utilizzati in cucina. Il liquido vermiglio viene utilizzato per la produzione di un colorante alimentare inserito all’interno di numerosi prodotti: bevande gassate, caramelle gommose, sciroppi per la tosse e molti altri. Si tratta di alimenti che vengono utilizzati con una certa frequenza da grandi e piccoli. I piccoli insetti vengono allevati in coltivazioni di piante di cactus create appositamente.
Nelle etichette dei prodotti confezionati e distribuiti nei supermercati questa sostanza non sempre viene menzionata con il termine cocciniglia, ma viene utilizzato un codice e inserito come colorante E-120. Una pratica che non è stata particolarmente apprezzata dai consumatori, anzi rischia di essere scambiata per una strategia subdola e poco chiara. Questa notizia ha destato numerose critiche, ma l’alternativa qual è? Smettere di mangiare caramelle?! In realtà già molte aziende produttrici di dolciumi hanno deciso di sostituire il colorante di provenienza animale utilizzando delle alternative.
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