Sbarcano in Italia le prime patatine con farina d’insetti: le curiosità alternativa, tutta la verità incredibile
Gli insetti sono banditi dalla tavola degli europei, in particolar modo degli italiani: in Italia sono arrivate le patatine con la farina di coleotteri con una curiosità davvero da urlo.
Tanti popoli del mondo già le consumano da sempre visto che gli insetti sono molto diffusi rappresentando la maggior parte degli animali. Si possono mangiare tranquillamente così tanti tipi di insetti, come coleotteri, farfalle, api e vespe, locuste, cavallette, grilli e cimici.
In Occidente la tradizione non è legata assolutamente a questo modo di mangiare: la Comunità Europea accetta, per certi versi, la larva gialla della farina o Tenebrio molitor, la locusta migratoria e l’Acheta domesticus. Così con la farina in Italia l’azienda Fucibo ha prodotto le prime patatine cotte al forno a base di farina di coleotteri.
Insetti, la farina per le patatine: l’alternativa in Italia
Nella nostra comunità gli insetti non sono considerati commestibili perché sono fonte di distruzione delle colture e della trasmissione di malattie infettive. Ora anche l’Italia entra per la prima volta come produzione di cibo attraverso anche la farina di insetti. Così nel 2018 c’è stata la svolta con le novità del regolamento europeo per quanto riguarda l’approvazione dei ‘novel food‘, così com’è avvenuto con Svizzera, Paesi Bassi e Olanda.
Gli insetti sono anche importanti visto che contegono proteine. Il professore ordinario di Ispezione e Controllo degli alimenti di origine animale a Padova, Valerio Giaccone, ha svelato come ‘100 grammi di larve di Tenebrio molitor, la tarma della farina possono essere importanti per il 76% al nostro fabbisogno giornaliero di proteine e quasi al 100% delle vitamine’. Inoltre, sono poveri di sodio, calcio e potassio ma contengono in quantità fosforo e magnesio.
Una curiosità importante con l’azienda italiana che ha prodotto queste prime patatine a base di insetti con Davide Rossi e Lorenzo Pezzato protagonista. L’idea è nata dalla volontà di trovare proteine alternative che hanno portato alla curiosità anche in cucina con la produzione di patatine per la prima volta in Italia.