Un noto chef romano è rimasto in Ucraina nel bel mezzo del conflitto con la Russia: ora imbraccia i kalashnikov.
Il conflitto tra Russia e Ucraina è sulle prime pagine della stampa di tutto il mondo: questa guerra assurda alle porte dell’Europa sta facendo paura davvero a tutti. Non sono pochi gli italiani rimasti bloccati in Ucraina, dopo l’entrata delle forze armate di Vladimir Putin, ma in particolare ce n’è uno: un notissimo chef romano che oggi, al posto della sac a poche, in mano ha un kalashnikov.
Lo chef romano è rimasto bloccato in Ucraina, in particolare a Stryj, una cittadina nell’Ovest del paese, vicino alla grande Leopoli. E non è solo: è lì con sua moglie e i suoi nipotini, che intende accompagnare alla frontiera con l’Ungheria per permettere loro di salvarsi. Ma scopriamo in dettaglio la storia del noto cuoco.
Noto chef romano bloccato in mezzo al conflitto
Si tratta di Danilo Dell’Otto, 57 anni, originario del quartiere Campo de’ Fiori a Roma: lo chef ha abbracciato il mondo del food e della cucina dopo aver militato da giovane nelle forze armate per un breve periodo. Di certo non avrebbe potuto immaginare che questa brevissima carriera militare gli sarebbe tornata utile circa trent’anni più tardi, nel 2022. Danilo, infatti, è da tempo che si è trasferito in Ucraina per varie vicissitudini di vita e lì, oggi, ha una compagna con cui vive felicemente.
Almeno fino allo scoppiare del conflitto con la Russia di Putin, che ora spinge alle porte della capitale Kiev. Dell’Otto ha intenzioni molto chiare a riguardo: vuole combattere e non ha paura di imbraciare l’AK-47 che gli hanno affidato per fare le ronde notturne assieme ai cittadini ucraini. “Da qui non me ne vado” – ha raccontato al Messaggero – “voglio aiutare la gente di questa terra, ma anche difendere il mio ristorante. Se la situazione dovesse precipitare, accompagnerò la mia compagna e i suoi nipotini alla frontiera con l’Ungheria, ma poi tornerò a combattere. Non scappo.“