Il 17 gennaio si celebre la Giornata mondiale della pizza: un giorno davvero speciale per gli amanti del food tradizionale e non solo
Nel corso degli anni la pizza ha avuto dei cambiamenti essendo non più tradizionale: così la classica ormai non esiste più, ma ci sono state numerose varianti nella storia.
Il 17 gennaio viene così festeggiata la Giornata mondiale della pizza, che ha avuto un’evoluzione totale negli ultimi anni con i vari segreti delle ricette nelle pizzerie e nei ristoranti di tutto il mondo. La giornata è davvero speciale visto che si celebre nello stesso giorno Sant’Antonio Abate, santo protettore degli animali, dei fornai e pizzaioli. Milioni di italiani e non solo amano il food tradizionale, che ha avuto però così una fase di trasformazione fino ai giorni nostri.
I dati parlano molto chiaro, ben otto milioni di pizze che vengono mangiate in un anno nel nostro Paese per un giro d’affare totale davvero importante, come svelato dall’indagine Cna agroalimentare. Quella tradizionale cotta a legna è sempre quella che viene apprezzata di più, ma negli ultimi anni hanno riscosso successo anche quelle ‘gourmet’. Quest’ultime sono nate dopo una lunga ricerca e frutto di studi specifici per dare una versione differente rispetto al classico passato.
In passato, a partire dai primi del Novecento, la tradizione a Napoli era quello di festeggiare anche i pizzaioli. Così Antonio Pace, il presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, aveva svelato anche di un aneddoto davvero interessante su questa giornata.
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Così lo stesso Pace aveva rivelato: “Per festeggiare la ricorrenza le famiglie delle pizzerie napoletane facevano spesso una gita fuori porta e si fermavano a mangiare in un ristorante di Capodimonte. Alla fine della giornata onoravano Sant’Antuono accendendo un falò. L’usanza si è protratta fino al 1924-25, andando a scemare dopo la Seconda Guerra Mondiale”. Una giornata speciale anche per i pizzaioli, che ormai sono diventati un punto di riferimento per l’economia italiana.
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Le pizze, infine, sono state il simbolo anche della pandemia: gli italiani, rinchiusi in casa, si sono dedicati alla preparazione e all’impasto delle pizze visto che nel primo lockdown era davvero tutto chiuso. Un modo alternativo per dedicare un po’ del tempo al food tradizionale e tra i più amati dagli italiani.
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