Giorgia Di Sabatino è una nota web content creator, conosciuta in rete come CooktheLook. Ci ha raccontato i suoi inizi e come è riuscita a diventare uno dei riferimenti più interessanti del web attraverso la sua filosofia del “cucinare è per tutti”.
Giorgia Di Sabatino è una donna intelligente e come tutte le donne intelligenti ha capito cosa fare delle sue potenzialità e del suo talento: si è inventata un lavoro, quello della content creator, che le ha permesso di crescere e di realizzare tanti piccoli sogni. L’ultimo, in ordine di tempo, è la progettazione di una “casa studio” nella sua Teramo, in cui la cucina sarà la protagonista, ma non solo.
La filosofia di Giorgia è molto semplice: tutti possono cucinare e per farlo non è necessario utilizzare ingredienti complicati o realizzare procedimenti lunghissimi, anzi. Potremmo dire che la sua mission sia proprio quella di avvicinare le persone – lontano anni luce dall’essere dei Masterchef – ai fornelli. Per farlo pensa a ricette pulite, senza fronzoli, ma con pochi e giusti ingredienti.
Su Instagram e sul web è conosciuta come CooktheLook: ecco cosa ci ha raccontato.
Raccontaci un po’ di te, della tua storia per chi ancora non ti conosce.
Io ho una laurea in giurisprudenza e ho lavorato ad MTV per 4 anni perché il mio sogno era quello di lavorare nella redazione di una tv musicale. Avevo però la mia famiglia e il mio fidanzato – ora marito – qui in Abruzzo, dove sono nata e cresciuta. Così mi sono trasferita, credendo di trovare tutto quello che avevo lasciato a Milano, ma non è andata in questo modo. Così, dopo vari lavori, mi sono inventata quello che sto facendo adesso: sono partita nel 2011 dal blog, CooktheLook, perché inizialmente volevo parlare delle mie passioni che sono la cucina – una cucina semplice di una persona che si “improvvisa” non essendo una cuoca e non avendo studiato per farlo – e la parte look, che voleva raccontare la moda semplice. In quel periodo nasceva Chiara Ferragni, che evidentemente ha fatto più strada di me (ride ndr); io però volevo parlare di vestiti in maniera diversa, perché a me piace il vintage, una personalità nel vestire. Dopodiché le ricette andavano molto di più della moda, perché ho avuto mio figlio e mi vestivo solo di tute perché vivevo in casa con lui e non avevo voglia di agghindarmi per stare dentro casa.
Non è stato facile perché io ho un altro percorso, ho sempre lavorato tanto e ad un certo punto mi sono ritrovata a pensare di avere sbagliato tutto perché entravano grandi collaborazioni – nel senso di grandi omaggi e regali – però non riuscivo a lavorare. Ad un certo punto mi sono buttata in cose più grandi di me: ho fatto un provino per Detto Fatto su Rai Due e mi hanno presa: per un paio d’anni come tutor per le ricette semplici, per i bambini, con pochi ingredienti, ero la mamma che viaggiava di notte con il pullman da Teramo per andare a Milano. Dopodiché, per varie coincidenze, sono arrivata anche a DeAgostini: per loro ho scritto di tutto, dall’alimentazione, alla medicina, al benessere. In più nel 2015 ho scritto il mio primo libro “Semplicemente buono. Ricette per una cucina facile e low cost” : ricette semplici e anche di riciclo, con poche ricette legate al mio territorio, anche se io ho molto rispetto delle ricette regionali visto che non sono un’esperta. Poi è andato tutto sempre abbastanza bene, ho condotto anche il programma Selfiefood su La7 per due anni, poi nel 2019 è arrivato un altro libro che ho scritto con Ornella Sprizzi “Mamma che buono!: 45 ricette sane e gustose e 200 esperimenti in cucina per grandi e bambini” un libro in cui io ho scritto le ricette, mentre Ornella ha pensato delle attività da fare con i bambini. Adesso ho comprato uno studio e spero di fare tante cose.
Per chi ti segue su Instagram, dove hai quasi 40 mila followers, hai svelato appunto questa novità che sta prendendo forma: uno spazio tutto tuo per cucinare, l’hai definita una “casa studio”. Ci puoi dire qualcosa di più?
Volevo mettere radici. Ho sempre lavorato e cucinato da casa e inizia ad essere un po’ complicato, avendo preso anche un gatto quest’anno e con mio figlio e mio marito che mi rubano le cose dal frigorifero. Quindi ho pensato di comprare questo studio al centro di Teramo in un quartiere molto caratteristico. Qui ci sarà una cucina, che sarà ovviamente la protagonista, ma ci sarà anche una sala con eventi legati alla cucina, ma non solo: ci saranno presentazioni di libri, magari corsi non solo di cucina, tutto ciò che possa coinvolgere i Teramani. Nella cucina lavorerò con i progetti che seguo sempre, per le mie ricette e per i miei progetti che vedete tutti i giorni sui social.
Che effetto ti fa essere tra i 70 abruzzesi più influenti nel 2021?
Me l’ha fatto notare un mio follower che mi ha chiesto come mai non avessi condiviso la notizia. Non l’ho condivisa, perché non lo sapevo assolutamente. Sono 53 esima, ma l’anno prossimo voglio arrivare almeno nei primi 5 posti (ride ndr).
Tra i tanti progetti che hai ideato, partiamo dal più recente: Meallumini. Ce ne puoi parlare?
Ho pensato anche lì nell’ottica di mettere delle basi più salde: se domani i social sparissero, io voglio restare e Meallumini mi rappresenta totalmente. Propongo più di 18 videoricette a settimana e ogni giorno – dal lunedì alla domenica – propongo cosa cucinare a pranzo e a cena con video che durano al massimo due minuti al giorno in cui io faccio vedere come cucinare dei piatti di base semplicissimi. C’è un video in cui ti racconto la spesa da fare e il suo costo, ma sempre in modo molto semplice. Si tratta di menù direi bilanciati – perché sono molto attenta e sono seguita ormai da due anni da una nutrizionista – ma non sono una nutrizionista, quindi non propongo diete. Questo per dire che so cosa consiglio; all’interno di queste settimane già presenti sul sito di Meallumini ce n’è anche una vegana, perché ho tanti spettatori vegani che volevano essere presi in considerazione. Arriveranno poi piano piano per esempio delle settimane dedicate al gluten free; nel frattempo ci sono dei super affezionati che acquistano tutte le settimane, altri che invece sono ancora un po’ scettici che dicono ‘ma tanto su Google le ricette si trovano’. Vero, ma non si trovano dei piani settimanali che dicono come fare la spesa e come cucinare ogni giorno. Per fortuna in tanti stanno capendo e mi arrivano tanti feedback positivi che mi dicono che è molto utile sia se sai cucinare, ma magari non hai idee, sia se non sai cucinare e non hai voglia e io ti faccio capire che in due minuti cucini.
Com’è la tua giornata lavorativa?
Mi sveglio alle 6, faccio colazione rigorosamente da sola perché mi piace fare colazione nel silenzio totale, dopodiché sistemo la casa perché da quel punto di vista sono maniacale: quando ritorno dopo aver portato mio figlio a scuola devo avere la casa in ordine, quindi i letti fatti e tutto a posto. Poi inizio o a cucinare – i 18 video settimanali per Meallumini più i contenuti per Instagram – e quindi a girare video o progetti per sponsorizzazioni e poi scrivo per La Cucina Italiana. Alle 13 vado a prendere mio figlio a scuola e lì inizia la mia giornata di mamma: mi divido tra il tennis, il karate, il catechismo, la chitarra. Nel frattempo con il cellulare continuo a lavorare, torno a casa mi alleno sempre – se posso lo faccio la mattina – oppure vado a camminare quando mio figlio ha l’attività. Vado a dormire presto, alle 21.30.
La tua idea di cucina è quella quindi di una cucina “semplice” ma gustosa: secondo te cucinare può essere alla portata di tutti?
Certo, come diceva il cuoco di Ratatouille: “Tutti possono cucinare”. Io sono per gli ingredienti semplici, pochi, ma ben assemblati. Mi piace molto provare cucine stellate, piatti ricercati, ma io non sono in grado cucinare quelle cose lì forse perché non ho abbastanza creatività, lo lascio fare a chi ha studiato. Però mi piace stupire la mia famiglia, soprattutto mio figlio che ha 11 anni e inizia a essere molto curioso e quindi con poche cose cerco di fare dei piatti buoni.
Come nasce l’idea per una ricetta?
Spesso mi faccio incantare dalle ricette ‘super trend’ che ci sono sui social e quindi provo a modificarle in base ai miei gusti e alle mie esigenze oppure modifico dei piatti forti, tentando con altri ingredienti per un risultato simile. Per esempio faccio il pollo al curry che mi viene particolarmente bene e aggiungo al posto del curry un altro ingrediente, quindi aggiungo una spezia nuova, un’erba aromatica nuova. Nasce tutto molto per caso: a volte apro il frigorifero, voglio fare una torta e trovo magari due arance e una zucchina e quindi mi dico ‘vediamo se esiste una torta di arance e zucchina’. Metto insieme più ricette che trovo on line e le rielaboro a modo mio.
Ci sono degli ingredienti che hai fatto scoprire a chi ti segue? E quali sono allora le tre ricette più amate dai tuoi followers?
L’avocado io lo metto praticamente ovunque, tante persone che mi hanno detto ‘io l’avocado non lo mangerei manco morto’ e invece adesso ho convinto tutti, così come il porridge. Molti dicevamo ‘mamma mia, che consistenza papposa’ e invece è una delle ricette che vanno di più. E poi la rapa rossa: quando ho fretta compro quella precotta, così come le patate novelle precotte o le carote precotte non mi vergogno a dirlo. La rapa rossa ti salva perché la frulli con i ceci e ci fai l’hummus, la frulli con la farina e ci fai gli gnocchi, la tagli a fette e la metti dentro a un panino con la feta…la puoi usare in mille modi. Però molti mi chiedono: ‘ma di cosa sa? E’ dolce? E’ amara? La posso trovare al supermercato?’ E’ ancora un ingrediente sconosciuto.
Un piatto a cui sei molto affezionata: necessariamente non quello che ti viene meglio, ma quello che ti dà gioia preparare.
Il polpettone di mia madre – che ho propinato in tutte le salse sul blog, anche sotto forma di polpette – e che faccio anch’io, ma non buono come il suo: è un polpettone di carne mista macinata, con un sughetto di carote e cipolle, tipo cremina. A casa mia va tantissimo però la torta di mele, la più classica che ci sia purché ci siano dentro tantissime mele, tramandata da mia nonna Emilia che era a livello ‘pro’ di torta di mele e cerco di raggiungere quei livelli: a volte ci riesco, a volte no.
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Torneresti di nuovo in tv, magari su un canale legato al food?
Immediatamente, domani. E’ una delle cose che mi piacciono di più di questo lavoro, altrimenti non starei tutto il giorno a parlare al cellulare con degli sconosciuti. La telecamera mi dà un’emozione che non so spiegare, che mi diverte moltissimo.
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