I tanti modi per poter utilizzare il ghiaccio in cucina. Da non rimanere mai senza, non solo nel periodo estivo.
In tanti lo usano soltanto per farci dei cocktail o per rinfrescare le bevande, ma ha tantissimi usi all’interno delle cucine. Infatti, il ghiaccio può essere utilizzato per molte attività, sia come strumento, che quasi come ingrediente. Il freezer non dovrebbe mai rimanere senza tale prodotto.
Le persone più esperte nel mondo culinario lo utilizzano per effettuarci il bagnomaria, oppure lo usano all’interno del frullatore. Tanti altri se ne servono per la cottura o per le verdure crude. Senza dimenticare il valersi di tale prodotto per bisque e fondi.
Le tecniche per utilizzare il ghiaccio nel mondo culinario
Per quanto riguarda il bagnomaria, viene messo all’interno di una bacinella per far raffreddare alcune preparazioni. Ci si mettono all’interno gli alimenti caldi, che bisogna far freddare per essere serviti. I professionisti hanno l’abbattitore, ma la gente comune predilige utilizzare tale metodologia per, ad esempio, creme inglesi o salse olandesi.
Chi si serve del ghiaccio per il frullatore lo fa, ad esempio, per delle zuppe, come quella fredda spagnola. I cubetti, in questo caso, aiutano a mantenere il colore brillante degli ortaggi, anche se le lame del frullatore divengono incandescenti. Stessa questione è per i frullati di frutta. Il tutto va servito, però, con una perfetta temperatura.
Per le verdure, crude o cotte, ci si avvale dei cubetti per mantenere, non solo il colore vivido degli alimenti, ma anche la loro croccantezza. Una miscela fredda può essere d’aiuto anche per quelle lessate. Perché no, addirittura, per far rinsavire una foglia di lattuga un po’ appassita. In tanti lo utilizzano anche al posto del limone, dopo aver tagliato i carciofi, visto che il frutto nelle preparazioni potrebbe dare acidità.
Anche i bisque e i fondi prediligono una lavorazione a freddo. Si può fare un fondo di scarti oppure di verdure e si rosola a fiamma alta. Poi, si gettano nella pentola un po’ di cubetti e, tramite lo shock termico, si estraggono i succhi all’istante. Sarà facile riconoscere tale procedimento dall’odore emanato dagli alimenti in cottura.
Insomma, un prodotto che non va dimenticato mai di preparare nelle formine, se si vuole avere una diversa versatilità fra i fornelli. Ve ne sono anche tante altre di metodologie per poterlo sfruttare con ogni pietanza.