Fagiolino, addio al vecchio metodo della nonna. ‘Prevenzione a tavola’ svela come pulire i vegetali al meglio evitando degli sprechi.
Pulire i fagiolini un tempo era un vero e proprio rito. Ci si metteva seduti accanto alle nonne con una ciotola piena di vegetali accanto e via uno dopo l’altro. Quel momento segno le abitudini culinarie di molti perché una volta appreso quel metodo è difficile abbandonarlo e modificarlo. Molte persone ormai neanche comprano più il fagiolino fresco ma preferiscono quello surgelato oppure si chiede al fruttivendolo di fiducia di consegnarlo già pulito e pronto per essere cotto e consumato.
Con il passare del tempo tutte quelle abitudini che precedevano la preparazione di una ricetta e univano si sono andate perdendo. Per coloro che preferiscono le vecchie pratiche c’è una novità e riguarda il modo di pulire il fagiolino.
Fagiolino, ecco come pulirlo correttamente
La maggior parte di coloro che puliscono il fagiolino a casa, alla vecchia maniere, sono abituate a tagliare la parte superiore e quella inferiore. Le due estremità una volta eliminate vengono gettate, ma secondo ‘Prevenzione a tavola’ ci sarebbe un altro modo per eseguire questa azione e creare meno scarti, quindi meno spreco.
Lo ha spiegato con chiarezza lo chef Francesco Stefania. Per pulire per bene il vegetale è necessario tagliare solo la parte vicina alla pianta, l’altra estremità pò essere consumata tranquillamente. Questo perché la parte di sotto è edibile e tenere e quindi commestibile.
Una notizia importante che evita di creare degli sprechi. Infatti, quando si comprano dei vegetali freschi vengono pesati e pagati con tutte le loro parti anche non commestibili. Un’altra buona ragione per evitare lo spreco, una tendenza sempre più diffusa tra le cucina degli chef e che sta prendendo piede anche nelle abitazioni private.
Una volta avere eliminato solo la parte superiore potete sciacquare i vostri fagiolini e passare alla cottura. I fagiolini sono buoni anche semplicemente lessati e inseriti in un’insalata di patate oppure saltati in padella con pomodorini, aglio e peperoncino.
Prevenzione a tavola è una community dell’alimentazione consapevole. Molti professionisti hanno deciso di sposare questo progetto di divulgazione, tra questi spuntano i nomi di Franco Berrino, Maura Bozzali, biologa nutrizionista, Daniela Biserni anche lei biologa nutrizionista e Gian Paolo Berruzzi, medico estetico e omeopata. L’obiettivo della piattaforma è quello di diffondere un concetto di alimentazione sana come strumento di prevenzione.
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