Oggi vogliamo parlare dei carciofi tipici della stagione autunnale e ricchi di proprietà benefiche. Scopriamo insieme come sceglierli.
I carciofi sono ortaggi tipici della stagione autunnale e di quella invernale, ricchi di benefici. Essi contengono poche calorie, ma tantissime vitamine (C e gruppo B) e sali minerali (potassio sodio e fosforo).
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Il protagonista, chiamato carciofo e il cui nome scientifico è Cynara scolymus, è una pianta erbacea originaria del Mediterraneo occidentale. Raggiunge un’altezza da 1,4 a 2 metri. Forma una rosetta di foglie intere o profondamente segmentate con poche o nessuna spina che spuntano da un singolo stelo. Le foglie sono verde chiaro sul lato superiore e hanno peli biancastri sul lato inferiore.
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La pianta del carciofo viene coltivata nei primi mesi caldi, tendenzialmente a giugno, ma la raccolta è invernale: da novembre ad aprile la pianta è cresciuta abbastanza ed è pronta per essere raccolta e portata in tavola. Tra maggio e giugno la pianta del carciofo è in grado di produrre da 10 a 15 capolini con un gambo particolarmente alto, che può arrivare anche a 35 cm.
Ecco tutte le qualità dei carciofi e come pulirli
Esistono in natura molte varietà di carciofo, coltivate in tutta Italia e soprattutto in Sardegna, dove cresce la varietà di carciofo “Spinoso Sardo”, tra le migliori varietà di carciofo presenti sul mercato. Ecco un elenco essenziale, con le più famose tra le oltre 90 cultivar di carciofo esistenti:
- Carciofo spino sardo, il più apprezzato sul mercato
- Carciofo violetto di Toscana, dal caratteristico colore violaceo, perfetto se fritto o conservato sott’olio
- Carciofo romanesco detto anche Mammolo, coltivato nel Lazio e conosciuto come il carciofo più grande e rotondo che c’è.
- Carciofo Brindisino IGP tenero e saporito, adatto alla preparazione di numerosi primi piatti, secondi e contorni: parmigiana di carciofi, carciofi alla brindisina ed ottimi mangiati anche crudi a carpaccio.
Armatevi di tanta pazienza, perchè con pochi passaggi fatti bene avrete un carciofo pulito a regola d’arte. La prima cosa da togliere sono le foglie, più se ne tolgono e più sarà tenero il vostro carciofo, tagliate un piccolo pezzo di gambo e poi con un coltello affilato togliete i filamenti esterni. Ora prendete un limone e massaggiarlo su tutto il carciofo in modo che non annerisca. Con un coltello affilato tagliate la parte superiore delle foglie, in senso perpendicolare al gambo. Questa è la parte meno tenera e poco commestibile e, nel caso di alcune varietà di carciofo, con questo taglio eliminerete anche le spine in cima.