Conosciamo meglio cosa sono i mondeghili e dove assaggiarli a Milano: tutti i posti da visitare in Lombardia
Una novità assoluta per chi non è milanese: scopriamo cosa sono i mondeghili e dove assaggiarli a Milano e dintorni. Ecco la ricetta da provare anche ai fornelli a casa.
Le polpette di solito sono di forma rotonda, ma non a Milano, visto che sono sempre più simili a degli involtini. Quelle più vicine alle sfere sono i mondeghili. Il termine deriva dalle “albondigas” spagnole, ossia delle palline di carne fritte usate dagli Arabi, chiamate comunemente “al-bundukc”.
Per sei persone è possibile preparare in meno di un’ora i mondeghili con ingredienti molto semplici da ritrovare: 540 g bianco costato lessato, 160 g latte, 120 g mortadella, 90 g pane raffermo, 50 g grana grattugiato, 40 g burro, 40 g burro chiarificato, 4 uova. Conosciamo dove assaggiarli nei migliori posti di Milano e dintorni. In aggiunta, i mondeghili vanno fritti nel burro rosso, che viene anche usato per schiumarli e quando verranno posti nel piatto che si porterà successivamente a tavola. Da provare anche a cucinarli a casa per un posto speciale della tradizione milanese.
Così è possibile assaggiarli a Milano in tanti ristorante, come per esempio Ratanà con una proposta molto semplice a pranzo. Insieme alla Trattoria Mauselli il ristorante è molto celebre anche per un piatto tipico milanese, ossia il risotto allo zafferano. Per quanto riguarda i mondeghili troviamo un posto accogliente, come l’Antica Osteria il Ronchettino, associata a salsa agrodolce, mentre è da provare anche quelle della Pesa Trattoria.
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La Trattoria del Nuovo Macello, invece, associa mondeghili con salsa agrodolce di carote e ketchup di pomodoro. Da non sottovalutare quelle della Cascina Caremma che li chiama “mondeghini” accompagnati dal pak choy e maionese allo zenzero. Un grande classico della cucina milanese: per chi si reca in Lombardia, è consigliabile provarli per assaggiare una nuova variante delle classiche polpettine.
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Un modo per scoprire gusti differenti con la volontà di trovare spunti interessanti anche a tavola. L’origine del nome arrivare dal Cherubini nell’opera Dizionario Milanese Italiano, Milano 1839, che aveva svelato come una “specie di polpette fatte con carne frusta, pane, uovo, e simili ingredienti”.
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