C’è un aspetto che è legato al consumo di cioccolato che dovrebbe rappresentare una priorità. In caso contrario il rischio è di trovare qualche spiacevole sorpresa.
Il cioccolato piace a tutti, a prescindere dall’età. Ed è uno di quei piaceri che è lecito concedersi, in qualunque momento della giornata. Che sia a metà mattinata, al pomeriggio inoltrato oppure dopo cena, qualche tavoletta di cioccolato, al latte, nocciolato, fondente o di qualsiasi altro tipo è ammessa. Purché la cosa non diventi un qualcosa di fin troppo abituale.
Ma come occorre conservarlo? In alcuni casi potrebbe restare nelle credenze di casa nostra per giorni e giorni, e poi c’è anche chi lo tiene nel frigorifero. Come bisogna fare per avere una conservazione ottimale? Perché la cosa richiede una particolare attenzione. Se non fai attenzione, potresti ritrovare con qualcosa di non più commestibile, o comunque di non più così buono come lo risultava nel momento in cui l’hai aperto.
E poi il cioccolato rappresenta una tipologia di cibo molto delicato. Ed è assai sensibile ai cambiamenti di temperatura, cosa che può portarlo non solo a sciogliersi, rendendo così l’esperienza di assaggio molto meno appetibile e molto meno comoda (pensa tu a mangiare del cioccolato confezionato che appare mezzo sciolto all’apertura, magari in strada o subito dopo essere uscito dal supermercato dove l’hai comprato, n.d.r.). Ma può capitare anche che sorga qualcosa di strano sulla sua superficie, tale da suscitare allarme. Che cosa puoi fare per evitare tutto questo?
Perché il cioccolato non va in frigo?
Esatto, il primo posto dove non devi mettere il cioccolato è proprio il frigo. Per quanto le basse temperature riescono a conferire a tale alimento una consistenza dura, piacevole a molti (soprattutto con il cioccolato dello spessore di quello delle uova di Pasqua, n.d.r.) è consigliabile evitare il frigorifero. Qui sorge una condensa che gli conferisce un colorito meno gradevole, più opaco. Il troppo freddo poi potrebbe inficiare il suo sapore e rendere la dolcezza del cioccolato meno percepibile.
È molto meglio conservare il cioccolato in un posto che sia asciutto e pulito. Meglio se con una temperatura compresa tra i 15 ed i 20°, e lontano da fonti di calore come forni o piano cottura. Gli sbalzi termici causano lo scioglimento, se la temperatura è troppo alta, come pure la separazione o la fusione dei grassi. Ed a rimetterci sono sapore e consistenza. Occhio pure ad umidità e luce in eccesso. Meglio proteggere quindi il cioccolato in una scatola di latta oppure all’interno di un barattolo di vetro.
E soprattutto, senza altre tipologie di cibi che possano entrare a diretto contatto con lo stesso, perché il cioccolato assorbe aromi ed odori. Meglio evitare quindi il frigorifero ed anche il congelatore. Se hai del cioccolato che ti avanza, la scelta migliore da prendere è consumarlo il prima possibile. Poi non spaventarti se dovessi notare una patina biancastra sulla sua superficie. Quello è soltanto burro “emerso” a causa di uno sbalzo di temperatura e lo puoi comunque mangiare in tutta tranquillità.