C’è una cosa di cui chi beve e continua a bere acqua dal rubinetto di casa deve essere assolutamente a conoscenza.
Sull’acqua che fuoriesce dal rubinetto di casa circolano da tempo dubbi spesso e volentieri – per non dire sempre – alimentati da false convinzioni quando non da vere e proprie bufale. Quante volte abbiamo sentito dire ad esempio che bere durante i pasti fa male, causa gonfiore e ostacola la digestione? Niente altro che un falso mito.
In realtà bere due o tre bicchieri di acqua durante il pasto, dicono gli esperti, aiuta lo svuotamento dello stomaco e facilita la digestione. Idem per un altro falso mito come quello coltivato da chi è convinto che bere molta acqua aumenti la ritenzione idrica (quando invece stimola la diuresi aiutandoci a eliminare i liquidi in eccesso e le tossine).
C’è poi chi è convinto che l’acqua ricca di sodio faccia male alla salute (ma non è vero, a meno di non bere una ventina di litri d’acqua al giorno) o che il cloro con cui viene trattata sia pericoloso (altra bufala). Per non parlare di chi in generale crede che l’acqua del rubinetto non sia sicura. Ma non è finita, ecco cosa deve sapere chi beve acqua dal rubinetto.
Un’altra diffusa convinzione sull’acqua che esce dai rubinetti riguarda la concentrazione di calcio. Si dice che l’acqua di rubinetto, per via del suo forte contenuto di calcio, favorirebbe la formazione dei dolorosissimi calcoli renali. Cosa c’è di vero? Leggenda metropolitana o realtà?
Sono diversi i fattori che spiegano la calcolosi (nome tecnico della patologia dovuta alla presenza dei calcoli). Tra questi lo stile di vita, un esagerato consumo di sodio, di proteine animali o di farmaci forti. Il ruolo prevalente però lo gioca la predisposizione genetica. E l’acqua di rubinetto? A questo proposito ha fatto chiarezza l’Istituto Superiore di Sanità.
Secondo gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità non esistono evidenze scientifiche che associno il consumo dell’acqua di rubinetto ai calcoli renali. Anche quando l’acqua corrente risulta particolarmente ricca di minerali come calcio e magnesio, questo fatto non porta a una formazione di calcoli nel nostro organismo.
Giusto al contrario, diverse ricerche mostrano come acque ricche di calcio aiutino a prevenire la calcolosi mentre una dieta povera di calcio fa aumentare il rischio che si formino calcoli nel nostro organismo. Una volta assorbito dall’intestino tenue, il calcio va infatti a legarsi chimicamente con l’acido ossalico e impedisce il suo riassorbimento nell’organismo.
In questo modo il calcio diminuisce la probabilità che si sviluppino i calcoli. Senza contare che anche l’acqua più ricca di minerali non raggiungerà mai una concentrazione di calcio pericolosa per l’organismo umano. In definitiva bere molta acqua, in bottiglia o del rubinetto, aiuta a depurare i reni, diluisce le urine e aumenta il flusso che permette di eliminare i calcoli.
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