Se buttate gli alimenti subito dopo la loro data di scadenza, probabilmente state sbagliando qualcosa: ecco la verità.
Tutti ci siamo trovati nella brutta situazione in cui abbiamo dovuto buttare alimenti e cibi ancora perfettamente chiusi e mai toccato perché avevano superato la data di scadenza indicata sulla confezione. In questo modo e continuando per questa linea, decine di chili di cibo viene sprecato ogni giorno. Ma allora cosa stiamo sbagliando? Dobbiamo mangiare cibo scaduto? La realtà è un po’ più complicata di così.
La data indicata sulle confezioni dei prodotti, quella di scadenza non vuole sempre dire che il prodotto va buttato non appena si supera. Bisogna saper distinguere caso e per caso e la verità è ben più complessa di quanto si possa immaginare. Ecco qualche consiglio utile per ridurre al minimo gli sprechi alimentari.
Gli sprechi alimentari sono tra i problemi più gravi del nostro tempo: ogni giorno vengono buttate tonnellate di cibo perfettamente sano e ancora consumabile sotto ogni punto di vista. Parte del problema sta anche nel fatto che le persone non sono informate su fatti estremamente importanti, come quello della data di scadenza. Si pensa, infatti, erroneamente che le espressioni “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro” siano la stessa cosa e vogliano entrambi dire che il prodotto va buttato non appena sia superata la data. Questo è un errore grossolano.
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La prima espressione, infatti, indica effettivamente che il prodotto, oltre la data apposta sull’etichetta o sulla confezione, non si può consumare per non incorrere in rischi per la propria salute. Ma la seconda espressione, “da consumarsi preferibilmente entro“, non ha affatto lo stesso significato e la quasi totalità dei prodotti che hanno questa dicitura sono perfettamente consumabili anche dopo la data indicata. Questo perché dopo quella data non scadono, semplicemente possono perdere alcune proprietà organolettiche e nutritive.
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Sono tantissime le iniziative per sensibilizzare i consumatori ed evitare al minimo gli sprechi alimentari, come l’app Too Good To Go che potrebbe essere parafrasata come “troppo buono per essere buttato”, che invita ad acquistare e consumare, ad un prezzo veramente molto contenuto, prodotti che altrimenti verrebbero buttati direttamente da locali, ristoranti, bar e supermercati. Basta prenotarsi con l’app e andare a ritirate i prodotti – spesso a scatola chiusa – e gustarseli comodamente a casa propria. Vivere in maniera più consapevole è necessario, soprattutto per il futuro dei nostri figli e per salvaguardare l’ambiente.
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