Il bambino nella foto oggi è uno degli chef italiani maggiormente apprezzati nel panorama gastronomico internazionale. Avete già capito di chi si tratta?
Grazie a programmi televisivi come Masterchef, Hell’s kitchen, Cucine da incubo e molti altri gli chef, già noti nel mondo della ristorazioni, sono diventati delle vere e proprie star. Ma vi siete mai chiesti come siano arrivati a questi livelli e, soprattuto, com’erano prima di entrare nelle grazie della guida Michelin?
Ci siamo concentrati sui grandi chef italiani, tanti e di altissimo livello, indagando le loro origini ed è emerso che alcuni dei più grandi hanno alcuni elementi che li accomuna inconsapevolmente: la famiglia, la tradizione locale e la terra. A svelare questi aspetti fondamentali per la loro formazione sono stati gli stessi professionisti in diverse interviste rilasciate negli ultimi anni. In ogni storia di cui abbiamo letto o che abbiamo ascoltato, compare una figura determinante nella formazione tradizionale. Una storia comune agli chef stellati made in Italy.
Ogni grande professionista ha dietro di sé una storia; quella dei grandi chef italiani ha alcuni punti in comune: il legame con le origini, la famiglia e la tradizione. Questi elementi sono stati fondamentali per Barbieri che sfoggia una manualità nella preparazione dei tortellini che gli è stata tramandata dalla nonna e dalla madre. In modo analogo il bambino della foto è strettamente legato alla sua terra, nel sud di Italia, e alla sua famiglia.
Nella foto appare insieme alla madre, ma lo chef di Vico Equense, Napoli, deve molto anche al padre. È grazie a lui che ha cominciato a lavorare all’interno di una cucina. Il padre sembra essere stato un maestro severo, ma il rigore che gli ha trasmesso è stato necessario per il percorso intrapreso successivo. Senza quello probabilmente lo chef non avrebbe mai raggiunto, una vera e propria collezione di stelle Michelin.
Molti di voi avranno già indovinato il nome dello chef di cui stiamo parlando, si tratta di Antonino Cannavacciuolo il cuoco originario della provincia di Napoli e ora proprietario di diversi locali. Il più famoso è Villa Crespi (nel 2003 guadagna la prima stella) che gestisce insieme alla moglie Cinzia Primatesta. I due imprenditori sono entrambi figli d’arte, il padre di Cannavacciuolo faceva il cuoco, mentre la moglie Primatesta proviene da una famiglia di albergatori. Un’accoppiata vincente che li ha portati a raggiungere numerosi riconoscimenti e un enorme successo.
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