La perdita dell’olfatto e del gusto è tra i sintomi più temuti del Covid: ma cosa mangiare per migliorare la situazione?
Il Covid-19 ha diversi sintomi spiacevoli, pericolosi e che nessuno vorrebber mai avere. Ma in particolare uno dei più temuti e duraturi nel tempo è la perdita del gusto e dell’olfatto. Questo sintomo, che ha caratterizzato più che altro la variante delta ma che potrebbe essere legato anche ad omega o omicron, pare essere tra quelli che durano di più nel tempo, anche nel cosidetto long covid, ovvero quei sintomi che si protraggono oltre il periodo di positività della persona.
Quando si ha la perdita del gusto e dell’olfatto, naturalmente, è difficile recuperare il piacere del cibo, anche perché non solo questo sintomo ci fa perdere la capacità di sentire alcuni odori e sapori; ma rende spesso disgustosi alimenti che prima venivano consumati senza problemi, oppure rende terribili consistenze a cui si era abituati prima di contrarre il virus. Ma c’è un modo per contrastare questi sintomi? Gli esperti hanno la risposta.
Cosa mangiare quando si ha il Covid
Dal 2020, anno di inizio della pandemia, a questa parte sono stati fatti diversi studi per aiutare le persone che avevano perso olfatto e gusto proprio a causa del Covid. Da una parte per studiare e fare ricerca su questo sintomo particolare, dall’altra anche per aiutare i contagiati a recuperare i due sensi, operazioni non sempre così facile come possa sembrare. Tra i ricercatori e gli esperti che si sono occupati della cosa, c’è Michele Crippa, docente di scienze gastronomiche che si è impegnato nel creare piatti e ricette fatti proprio per chi aveva perso olfatto e gusto perché contagiato dal virus.
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“Se mischiamo tanti ingredienti, la miscela delle componenti aromatiche che giunge al bulbo olfattivo può essere decodificata con più difficoltà o in modo errato.” – ha spiegato Crippa – “La pasta troppo cotta o la verdura bollita non risultano gradevoli, mentre si gusta maggiormente tutto ciò che è croccante, come il finocchio, le carote, l’insalata iceberg, i maccheroni al dente o il pane tostato. Ispirandomi alla minestra estiva-invernale di Gualtiero Marchesi, consiglio di cuocere le verdure (carote, zucchine, cavolfiore) in padella o al forno, per lasciarle croccanti, e poi servirle con un gazpacho di pomodoro e pecorino, oppure, d’inverno, con un brodo di carne speziato e del parmigiano.”
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Secondo l’esperto da evitare come la peste, invece, carne, cipolle e aglio, tutti cibi che contengono sostanze sulfuree, così come le bevande gassate o comunque tutti quei prodotti che subiscono grandi processi di produzione, confezionamento e preparazione.