La crisi economica ha investito ogni settore della nostra società: imprenditori in vera difficoltà. Ecco cosa sono costretti a fare.
La pandemia per Coronavirus ha distrutto le nostre vite cambiando per sempre anche le nostre abitudini. Dopo un periodo di restrizioni, la crisi economica è diventata al centro di numerose polemiche con rincari su spese e bollette. In questo modo un imprenditore sarà costretto a fissare il prezzo a 10 euro della pizza all’interno del suo locale.
Il titolare del ristorante, Funky Gallo, Alberto Rovati, sarà costretto ad alzare i prezzi all’interno del suo locale a Roncadello, frazione di Casalmaggiore. Così ha voluto mettere in mostra la bolletta con 4mila euro di luce da pagare per il mese di luglio.
Così, per non chiudere la sua attività, dovrà aumentare i prezzi anche di una semplice pizza. Il suo ristorante è davvero storico trovandosi nella piazza centrale: da sempre ha avuto costi bassi rispetto alla media, ma ora i tempi sono cambiati.
Così lo stesso Alberto ha voluto spiegare ai microfoni de “Il Corriere” il suo malumore di questi giorni: “Proprio domenica scorsa mi è arrivata la bolletta dell’energia elettrica e così la sera stessa ho deciso di metterla esposta”. Poi ha aggiunto: “Non l’ho certo fatto per spaventare i clienti, che ci sono quelli che frequentano sempre il locale e quelli che arriveranno ancora. Ho pensato di fare questo per essere molto trasparente e così non si può andare avanti”.
Pizza, il rincaro prezzi assurdo: il malumore del titolare
Il titolare del ristorante ha voluto così paragonare questo costo con lo stesso mese di luglio di un anno fa: “In questo mese lavoriamo storicamente bene. Un anno fa abbiamo speso 1.350 euro e così il rincaro in dodici mesi è stato del 300%”.
Poi ha aggiunto entrando nel dettaglio: “Ho esposto la bolletta della luce perché è quella più alta, per non parlare di gas e delle altre forniture. In più, ci sono le materie prime: olio, grano, per mettere in moto il nostro ristorante-pizzeria. Siamo costretti ad alzare i prezzi, altrimenti dobbiamo chiudere”.
Infine, ha rivelato: “Se mettessi una margherita a 8-9 euro, forse arriverei a pareggiare tutte le spese. Da lì la prospettiva di farla pagare 10 euro. Vorrei essere soltanto onesto e trasparente con i clienti, negli ultimi anni abbiamo lavorato con continuità soprattutto in estate”.