Tante persone si ritrovano a mangiare spesso in ufficio, alla lunga questo comportamento fa però ingrassare. Ecco cosa fare per evitarlo.
La vita che molti di noi si trovano a condurre è decisamente frenetica, per questo il tempo che resta a disposizione è davvero pochissimo, anche solo per mangiare. Chi lavora poi in un’azienda lontana da casa non ha la possibilità di tornare a casa per il pranzo, per questo ci si accontenta di qualcosa da consumare velocemente, ma che nella maggior parte dei casi ha poco di salutare.
Alla lunga un modo di agire come questo non può che fare ingrassare, ma su una regola non si dovrebbe mai transigere. saltare il pasto è un grave errore, una volta conclusa la giornata in azienda si finirà per abbuffarsi sulla prima cosa che si troverà. Non si può inoltre compensare questo nemmeno bevendo un caffè dietro l’altro, se proprio non si riesce a rinunciare è bene consumarlo non zuccherato. Ci sono però anche altre accortezze da seguire, che possono rivelarsi provvidenziali non solo per il fisico ma anche per garantire benessere al nostro organismo.
Il poco tempo che si può avere a disposizione quando ci si trova in ufficio, magari perché si deve completare un lavoro urgente, non giustifica un pasto fatto male e poco nutriente. Consumare ogni giorno o quasi un panino, magari anche con condimenti calorici, fa tutt’altro che bene, causerà problemi alla linea ma anche a digestione e intestino, per questo sarebbe un comportamento assolutamente da evitare.
Non vanno quindi assolutamente bene cibi ricchi di zuccheri, di sale e di conservanti, perché rallentano la digestione e portano a stanchezza mentale e fisica, che non possono poi che influire sul rendimento. In alcuni casi si può anche avere un attacco di sonnolenza a cui è difficile rimediare. Pur essendo considerati pratici, sono da evitare tutti i sostituti del pane, ovvero cracker, grissini, , gallette e tarallini, ma anche salumi in quantità eccessiva, formaggi e panati, in genere considerati ideali per i panini.
Se davvero se ne vuole mangiare uno (ogni tanto), sarebbe consigliabile inserire fonti proteiche, quali hummus di ceci o di fagioli cannellini, una frittata di uova e tonno. Saltuariarmente si può variare con bresaola, prosciutto crudo e cotto. In tutti i casi, però, questo dovrebbe essere accompagnato con una porzione di verdure, tra le scelte più semplici c’è l’insalata.
Nessun problema se si preferiscono verdure saltate in padella, quali zucchine, melanzane, spinaci, funghi, bietole o zucca, giusto per fare qualche esempio. Altrettanto importante è la scelta del condimento, sono raccomandabili olio extravergine di oliva, avocado, semi oleosi e olive.
Chi vorrebbe comunque concedersi un piatto vero e proprio può stare tranquillo, anche in questo caso le opzioni non mancano, pur senza rinunciare al gusto. Tra le varianti ideali ci sono, ad esempio, farro con zucca grigliata e feta sbriciolata, straccetti di pollo, verdure grigliate e pane integrale, insalata con tonno, avocado, olive e pane di segale, piadina all’olio extravergine d’oliva con hummus di ceci, pomodori secchi e rucola, couscous con uova sode, zucchine trifolate e olive. A quel punto la pausa pranzo sarà meno triste, ma soprattutto invitante.
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