Colomba pasquale, quando e perché si capovolge? Vi sveliamo il perché di un procedimento essenziale per la buona riuscita dell’antico dolce.
La colomba è uno dei dolci caratteristici di questo periodo, si tratta di grande panificato con un lungo passato alle spalle. Riuscire a produrre anche solo una colomba perfetta nella vita è un ottimo risultato (parliamo ovviamente dei pasticcieri amatoriali). Tempi lunghi e ingredienti di alta qualità, precisione e strumenti del mestiere sono solo alcuni degli elementi essenziali per un buon risultato.
L’impasto della colomba pasquale è molto simile a quello del panettone, le origini sono le stesse, ma la prima preparazione è attorniata da storie e leggende difficili da smentire e da confermare. Sarà che la sua creazione, risalente ai primi anni ’30 del Novecento, si deve a un pubblicitario di una grande azienda dolciaria italiana, Motta. Non ci stupirebbe se alcune di queste incerte storie fossero state create ad hoc come strategia per lanciare il prodotto. A noi poco importa, sicuramente bisogna riconoscere a Dino Villani di avere azzeccato il colpo.
I passaggi e gli impasti per realizzare la colomba pasquale sono molti, ma ce n’è uno che è particolarmente curioso. Dopo avere sfornato la colomba si passa a una fase che viene chiamata di stazionamento, questa consiste nell’infilzare il dolce con due ferri e lasciare riposare a testa in giù per almeno 5 ore. Sapete perché è importante procedere in questo modo? Perché si evita che l’impasto collassi dopo la cottura. Un trucco da grande maestri panificatori che può essere replicato in casa con attrezzi un più rudimentali.
Oltre all’impasto soffice e ricco di profumi e sapori ottenuti dalla presenza dei canditi, a caratterizzare la colomba è una croccante glassa a base di zucchero e mandorle, una delizia che crea un equilibrio unico tra la parte esterna e quella interna.
Il dolce tipico pasquale è diventato anche il protagonista di un evento interamente dedicato ad esso: il Divina Colomba. Si tratta di una competizione in cui i panificatori professionisti di Italia si sfidano a suon di farine e lievito. Il tema, però, resta sempre lei la colomba in versione artigianale. Esistono due categorie, quella tradizionale e quella creativa che permettono in entrambi casi di dare ai pasticceri la possibilità di mostrare le loro doti tecniche.
È chiaro che se si hanno le competenze e si conoscono gli ingredienti, questo antico dolce può essere modificato senza essere trasformato.
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