Chef Rubio è scomparso dal piccolo schermo già da un pezzo. Ma qual è il motivo dietro questa scelta radicale?
Vi ricordate di Chef Rubio? Il cuoco romano ruspante, amante della carne e del cibo semplice e genuino, diventato una star della televisione dopo alcuni programmi Real Time grazie ai quali il pubblico ha potuto conoscerlo e apprezzare la sua sincerità, simpatia e la sua passione per il cibo e i piatti della cucina italiana e non solo.
Il suo “Camionisti in trattoria” lo aveva fatto conoscere ad un pubblico sempre più ampio e affezionato, la sua romanità verace faceva impazzire alcuni, e storcere il naso ad altri. Ma Rubio è un vero personaggio, controverso, amato e odiato. Forse suo malgrado, dato che non ha mai voluto mostrarsi eccessivamente in televisione, salvo per quanto riguarda i suoi programmi a tema cucina e food, molto seguiti dal pubblico. Molto più attivo sui social, soprattutto twitter, dove spesso e volentieri ha twittato parole forti e non gradite da tutti. Vi sarete accorti che Rubio ha deciso di lasciare la televisione da un po’. Ma cosa si cela dietro questa scelta? E che fine ha fatto oggi lo chef?
Da sempre contrario ai programmi di cucina in televisione, non ultimo Masterchef, Rubio si è costanemente distinto dai suoi colleghi. Il suo allontanamento dal piccolo schermo è stato un colpo al cuore per i suoi numerosissimi fan, ma lo chef continua a lavorare e ad andare per la sua strada, twittando di tanto in tanto il suo pensiero. “La televisione l’ho padroneggiata dal primo istante, ho fatto quello che volevo fare sempre.” – ha raccontato lo chef in un’intervista – “Ma quando non l’ho più potuto fare mi sono fatto da parte.”
Non c’è speranza di rivedere chef Rubio in televisione forse ma la sua carriera di cuoco non è di certo terminata con il piccolo schermo. Di recente, infatti, lo chef romano ha dichiarato di aver viaggiato molto in questi anni di lontanaza dalle telecamere, conoscendo nuove culture e favorendo l’incontro (anche tramite la cucina) fra di esse. Ha fatto un lungo viaggio nelle carceri in Iran e a Gaza, per esempio, come ha raccontato lui stesso: “Lì i detenuti sono chiamati ospiti e c’è un cuoco che cucina per loro in maniera sublime. Un giorno abbiamo fatto un incontro tra pasta al pomodoro, riso al curry e pollo, parlando della differenza tra i popoli, che non c’è.”
Grande fermento culturale e tanto lavoro insomma, lo chef sarà anche lontano dalla televisione ma è sicuramente sempre più immerso nel mondo della cucina e del food, sua grande passione della vita, che è riuscito a trasmettere anche a tanti telespettatori che lo amavano e lo seguivano.
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