Quando i prodotti alimentari sono in scadenza, alcuni supermercati adottano delle particolari politiche per non sprecarli. Vediamo quali.
Sono in tanti a chiedersi in che modo siano gestiti i prodotti alimentari in procinto di scadenza all’interno dei supermercati. Oggi, vi sveliamo che fine fanno e perché vengono utilizzate tali politiche onde evitare lo spreco. Un articolo utile a capire in che modo si possono acquistare, dato che il loro contenuto è ancora molto buono. Alcuni marchi hanno deciso di effettuare lo stesso schema di vendita.
La Coop, l’Auchan e il Carrefour hanno deciso di venire incontro alle esigenze del consumatore, riponendoli sugli scaffali a prezzo ridotto. Questo aiuta ad evitare lo spreco e ad affrontare la grande problematica economica in atto di questi tempi. Di negozi che adottano questa metodologia ve ne sono molti nel nostro paese, basta cercarli ed essere fortunati di recarcisi nei periodi in cui questo deprezzamento accade.
L’organizzazione di tale attività non è del tutto banale, dato che vanno etichettati continuamente e riposti nelle zone degli scaffali più visibili. Insomma, lavoro in più effettuato da un commesso all’interno dei supermercati.
In precedenza, comunque, questi articoli venivano buttati in discarica, oppure se ne faceva un uso che finiva nella produzione di cibo per animali. Il passaggio alla riduzione del prezzo ha, comunque, comportato una miglioria a livello ambientale. Inoltre, anche i consumatori beneficiano di siffatto servizio.
La scadenza dei prodotti sul territorio italiano
Il sito ilfattoalimentare.it afferma di aver contattato molti punti vendita per scoprire che fine facessero tali alimenti. Un po’ di catene hanno risposto, mentre altre sembrano essersene dimenticate. In aggiunta a tale operazione, hanno chiesto ai lettori di farsi avanti nella collaborazione. Quindi, chiedono di effettuare delle foto all’interno dei negozi e poi inviarle allo staff del sito.
Per quanto riguarda la diminuzione dei prezzi, segnalata con delle targhette sui prodotti, vi sono catene più propense. Si tratta degli ipermercati Auchan, con prezzi di vendita inferiori fino al 60%; per il Carrefour, invece, si arriva fino al 50%; anche la Coop arriva al massimo a dimezzare i costi dei prodotti; a questi si aggiunge il gruppo Selex, anch’esso propenso al dimezzamento.
Senza dimenticare, comunque, che altri supermercati hanno scelto di attuare politiche diverse. Infatti, molte hanno stipulato degli accordi con il Banco alimentare per poter aiutare a livello sociale.